Michelemilano
Nuovo Iscritto
buongiorno cari colleghi,
il titolo e'emblematico per la situazione che mi trovo , il rischio e' quello di buttar via piu' di un anno di lavoro e spese sostenute.Mi farebbe piacere avere , se possibile ,una oppinione e dei consigli in merito a questa vicenda ( segue ) in base a vostre esperienze e conoscenze. I fatti :
Piu' di un anno fa' fui contattato da un cliente il quale era interessato ,in acquisto ,a un immobile con determinate caratteristiche e a tale scopo mi feci firmare un incarico intal senso dove non erano previste spese se non la mediazione .
Successivamente visitammo piu' di qualche immobile e il suo interesse si focalizzo' su uno di questi.Dopo diverse visite all'immobile ed incontri con la proprieta' ci fu accordo anche sul prezzo e le modalita' di consegna al punto che furono interessati da subito i vari professionisti Architetto Notaio ecc. ecc.per definire quanto prima l'operzione. In accordo tra le parti si decise di andare direttamente al rogito ( non facendo il preliminare ) e anche in questo caso ,dopo vari incontri con il notaio ( l'immobile proveniva da un'eredita' ), fu redato una bozza dell'atto ( approvata dalle parti ) e fissata una data per la stipula.Fin qui tutto ok se non fosse che la parte acquirente ( pur continuando a manifestare l'interesse ) sposta continuamente la data del rogito con varie motivazioni .Ora sia la parte venditrice che il notaio sono al limite .Ovviamente io cerco di tenere in piedi l'operazione frutto di oltre un anno di lavoro , ma non essendoci un preliminare scritto , diventa difficile agire di conseguenza.
Ora la mia domanda e' questa :
Che possibilita' ci sono , in base all'incarico conferitomi per la ricerca di immobile e al comportamento precontrattuale tenuto dell'acquirente con il venditore e i vari professionisti coinvolti , di far adempiere l'acquirente o quantomeno recuperare le spese per il tempo dedicato a questa operazione?
Grazie a chi vorra' darmi il suo punto di vista.
il titolo e'emblematico per la situazione che mi trovo , il rischio e' quello di buttar via piu' di un anno di lavoro e spese sostenute.Mi farebbe piacere avere , se possibile ,una oppinione e dei consigli in merito a questa vicenda ( segue ) in base a vostre esperienze e conoscenze. I fatti :
Piu' di un anno fa' fui contattato da un cliente il quale era interessato ,in acquisto ,a un immobile con determinate caratteristiche e a tale scopo mi feci firmare un incarico intal senso dove non erano previste spese se non la mediazione .
Successivamente visitammo piu' di qualche immobile e il suo interesse si focalizzo' su uno di questi.Dopo diverse visite all'immobile ed incontri con la proprieta' ci fu accordo anche sul prezzo e le modalita' di consegna al punto che furono interessati da subito i vari professionisti Architetto Notaio ecc. ecc.per definire quanto prima l'operzione. In accordo tra le parti si decise di andare direttamente al rogito ( non facendo il preliminare ) e anche in questo caso ,dopo vari incontri con il notaio ( l'immobile proveniva da un'eredita' ), fu redato una bozza dell'atto ( approvata dalle parti ) e fissata una data per la stipula.Fin qui tutto ok se non fosse che la parte acquirente ( pur continuando a manifestare l'interesse ) sposta continuamente la data del rogito con varie motivazioni .Ora sia la parte venditrice che il notaio sono al limite .Ovviamente io cerco di tenere in piedi l'operazione frutto di oltre un anno di lavoro , ma non essendoci un preliminare scritto , diventa difficile agire di conseguenza.
Ora la mia domanda e' questa :
Che possibilita' ci sono , in base all'incarico conferitomi per la ricerca di immobile e al comportamento precontrattuale tenuto dell'acquirente con il venditore e i vari professionisti coinvolti , di far adempiere l'acquirente o quantomeno recuperare le spese per il tempo dedicato a questa operazione?
Grazie a chi vorra' darmi il suo punto di vista.