Salve, circa 3 anni fa ho acquistato con mutuo un immobile che presentava oltre i vani interni, due balconi indicati nella piantina catastale. Nell'atto, il venditore, affermava l'inestistenza di abusi e di modifiche sia sanate che non sanate.
Qualche mese fa, a seguito di una richiesta effettuata da un condomino, scopro che uno dei due balconi in realtà non esisterebbe nel progetto iniziale e che si tratta in realtà di un abuso effettuato con l'entrata in possesso di una pensilina realizzata in sede di costruzione del fabbricato. Questa pensilina nasce come prosecuzione naturale del fabbricato e l'accesso è stato consentito con la semplice modifica dell'infisso che, essendo totalmente il legno, è stato facilmente trasformato in porta finestra.
Il problema sorge perchè il condimino ha una finestra che affaccia su questo spazio e, ovviamente, si preoccupa della sua privacy.
In un primo momento l'intenzione era quella di una cessione parziale con la creazione di un divisorio, ma l'inesistenza di questo balcone rende, al momento, l'opzione non praticabile.
Il notaio afferma di non avere colpe. Il venditore afferma di non avere colpe.
Cosa si può fare?
Qualche mese fa, a seguito di una richiesta effettuata da un condomino, scopro che uno dei due balconi in realtà non esisterebbe nel progetto iniziale e che si tratta in realtà di un abuso effettuato con l'entrata in possesso di una pensilina realizzata in sede di costruzione del fabbricato. Questa pensilina nasce come prosecuzione naturale del fabbricato e l'accesso è stato consentito con la semplice modifica dell'infisso che, essendo totalmente il legno, è stato facilmente trasformato in porta finestra.
Il problema sorge perchè il condimino ha una finestra che affaccia su questo spazio e, ovviamente, si preoccupa della sua privacy.
In un primo momento l'intenzione era quella di una cessione parziale con la creazione di un divisorio, ma l'inesistenza di questo balcone rende, al momento, l'opzione non praticabile.
Il notaio afferma di non avere colpe. Il venditore afferma di non avere colpe.
Cosa si può fare?