In un piccolo paese di dieci piccole casettine con un piccolo verde praticello e con un piccolo ed esiguo ruscello viveva un piccolo agente immobiliare chiamato Pipino Bertonsicini nato da una piccola ma onesta famiglia. Era piccolo in tutto: piccolo di statura, aveva un piccolo studio immobiliare con poche e piccole case da mostrare, era piccolo il suo giro d’affari e piccolo il suo guadagno. Persino il suo nome era piccolo: Pipino. Il suo piccolo ufficio era posto in una piccola strada che terminava in un piccola piazza che al centro era provvisto di una piccola ma gorgogliante fontana.
Pipino Bertonsicini aveva solo una piccola ambizione: quella di iniettare una piccola dose di felicità nel piccolo cuore dei suoi, piccolo nel numero, clienti. Però, per lui, i suoi clienti erano grandi ed importanti e, quando entravano nella sua piccola agenzia immobiliare, apparivano come giganti; erano dei piccoli - grandi uomini che bisognava servire - pensava il nostro piccolo eroe - nel modo migliore, facendosi piccolo piccolo. Lui si considerava, nel suo piccolo, un piccolo servo dei suoi grandi clienti.
Un piccolo ed intimo segreto lui divideva con i suoi piccoli-grandi clienti che lui considerava far parte della sua piccola famiglia. Quando lui concludeva un piccolo affare immobiliare e stringeva, con piccola ma solidale energia, la sua piccola mano tra quelle grandi e nodose dei suoi piccoli-grandi clienti, due piccole lacrime sgorgavano prepotenti suoi piccoli occhi azzurrini; sentiva un piccolo ma commosso intenerimento per aver avuto la possibilità di favorire, con la sua piccola azione di mediazione, che costava una piccola cifra, un piccolo ma intenso incontro fra due esseri umani al piccolo scopo di vendere e comprare una piccola casa. Che piccola, ma bella e buona azione, aveva compiuto!
In quel momento, anche Pipino Bertonsicini si sentiva, nel suo piccolo, un grande uomo.
Pipino Bertonsicini aveva solo una piccola ambizione: quella di iniettare una piccola dose di felicità nel piccolo cuore dei suoi, piccolo nel numero, clienti. Però, per lui, i suoi clienti erano grandi ed importanti e, quando entravano nella sua piccola agenzia immobiliare, apparivano come giganti; erano dei piccoli - grandi uomini che bisognava servire - pensava il nostro piccolo eroe - nel modo migliore, facendosi piccolo piccolo. Lui si considerava, nel suo piccolo, un piccolo servo dei suoi grandi clienti.
Un piccolo ed intimo segreto lui divideva con i suoi piccoli-grandi clienti che lui considerava far parte della sua piccola famiglia. Quando lui concludeva un piccolo affare immobiliare e stringeva, con piccola ma solidale energia, la sua piccola mano tra quelle grandi e nodose dei suoi piccoli-grandi clienti, due piccole lacrime sgorgavano prepotenti suoi piccoli occhi azzurrini; sentiva un piccolo ma commosso intenerimento per aver avuto la possibilità di favorire, con la sua piccola azione di mediazione, che costava una piccola cifra, un piccolo ma intenso incontro fra due esseri umani al piccolo scopo di vendere e comprare una piccola casa. Che piccola, ma bella e buona azione, aveva compiuto!
In quel momento, anche Pipino Bertonsicini si sentiva, nel suo piccolo, un grande uomo.