Crisi. Crollo. Stallo. Recessione. Mercato in coma profondo. Addirittura defunto.
Queste sono oggi le parole che in maggior misura si sentono pronunciare negli studi e agenzie immobiliari, negli studi notarili, tra gli avvocati immobiliaristi.
Il mercato immobiliare è fermo, statico. E non riesce a ripartire.
Compravendite, in sostanza, dimezzate, in alcune zone d’ Italia, tipo nord est, addirittura in picchiata.
La manovre fiscali varate a raffica dagli ultimi governi, sosterranno i conti dello Stato ma, certamente, saranno un ulteriore “medicinale” depressivo per i mercati. Di quasi tutti. Compreso quello immobiliare.
L’Occidente è ad un tornante decisivo della sua storia: o riesce a risanare l’enorme debito pubblico dei suoi Stati e ripartire con nuova lena vero traguardi più luminosi oppure dovrà mestamente accomiatarsi dal ruolo di primo attore della storia politica ed economica del pianeta.
Con un futuro di ristrettezze e decadenza sempre più possibile.
Probabilmente dovremo dire addio al livello si benessere economico fin goduto. Stringere la cinghia potrebbe essere una possibilità anzi una seria probabilità.
E non oso pensare cosa succederà se si dovesse ripetere, a breve, una crisi finanziaria violenta come quella del 2008… Chi sa allevare galline e produrre ortaggi probabilmente si salverà…
A questo punto le agenzie immobiliari marginali hanno chiuso o staranno per chiudere, anche tanti franchising sono in difficoltà nonostante la loro filosofia aggressiva e a tamburo battente, alcuni agenti immobiliari si stanno chiedendo se non sia il caso di modificare il profilo del mediatore piegandole alle nuove esigenze di un mercato dal colorito sempre più smorto e pallido.
Qualcuno sta meditando addirittura di abbandonare il campo e di riconvertirsi in un settore economico in espansione e dal futuro promettente.
E qualcuno ha avuto già il coraggio di farlo afferrando il coraggio a due mani, come Impittaro.
La domanda generale di tutti è, comunque, cosa fare?
Aspettare, con le mani in mano, che la “nottata” passi;
trovare in se stessi la risorsa di nuova forza morale per combattere e andare avanti, confidando che alla fine “la professionalità” e l’onestà premi;
escogitare una nuova forma organizzativa della professione per renderla più dinamica e reattiva alle ( scarse ) sollecitazioni del mercato;
ideare, invece, su un piano di parità, nuove forme di accordi e forme collaborative con i colleghi, ai fine di sfruttare al meglio le sinergie, le conoscenze intellettuali ed i talenti sociali di tutti quanti per creare una implacabile “macchina” societaria capace di “macinare” continuamente affari e fatturato;
cercare di affiancare alla professione “core business” altre attività collaterali e connesse (amministrazioni di condomini, gestioni affitti di patrimoni immobiliari) al fine di arrotondare il guadagno, sfruttando al meglio i tempi morti, cui sono costretti molti agenti immobiliari, in uffici dove i telefoni rimangono lungamente muti;
decidere, dopo lunga meditazione, di abbandonare il campo e trovarsi una nuova occupazione più sicura e redditizia dove la clientela è ”sicura” e non ha la possibilità di protestare (tipo agenzia di pompe funebri…).
Gli Agenti Immobiliari di questo blog, quelli di lungo corso, quelli a metà del guado ed, infine, quelli ai primi passi, posti davanti ad un’opzione, cosa pensano circa le prospettive future della loro professione?
( E non è che per le altre professioni il futuro sia roseo; conosco personalmente un dottore commercialista che, dopo 30 anni di onorato lavoro, sta chiudendo il suo studio per mancanza di clienti, un paio di avvocati, regolarmente inscritti all' Ordine, non più giovanissimi, che lavorano in studi legali romani per 1200 - 1300 euro al mese....Se facevano un altro qualsiasi lavoro, a quest'ora, guadagnavano di più...E, addirittura, un’ architetta, di quasi quarantanni, che distribuisce pasti in una mensa aziendale poiché, finora, non ha ancora trovato un lavoro migliore……Il fenomeno dei professionisti sotto-pagati pare sia in rapidissima diffusione...).
Però mi guardo bene dal dire: mal comune mezzo gaudio.
Queste sono oggi le parole che in maggior misura si sentono pronunciare negli studi e agenzie immobiliari, negli studi notarili, tra gli avvocati immobiliaristi.
Il mercato immobiliare è fermo, statico. E non riesce a ripartire.
Compravendite, in sostanza, dimezzate, in alcune zone d’ Italia, tipo nord est, addirittura in picchiata.
La manovre fiscali varate a raffica dagli ultimi governi, sosterranno i conti dello Stato ma, certamente, saranno un ulteriore “medicinale” depressivo per i mercati. Di quasi tutti. Compreso quello immobiliare.
L’Occidente è ad un tornante decisivo della sua storia: o riesce a risanare l’enorme debito pubblico dei suoi Stati e ripartire con nuova lena vero traguardi più luminosi oppure dovrà mestamente accomiatarsi dal ruolo di primo attore della storia politica ed economica del pianeta.
Con un futuro di ristrettezze e decadenza sempre più possibile.
Probabilmente dovremo dire addio al livello si benessere economico fin goduto. Stringere la cinghia potrebbe essere una possibilità anzi una seria probabilità.
E non oso pensare cosa succederà se si dovesse ripetere, a breve, una crisi finanziaria violenta come quella del 2008… Chi sa allevare galline e produrre ortaggi probabilmente si salverà…
A questo punto le agenzie immobiliari marginali hanno chiuso o staranno per chiudere, anche tanti franchising sono in difficoltà nonostante la loro filosofia aggressiva e a tamburo battente, alcuni agenti immobiliari si stanno chiedendo se non sia il caso di modificare il profilo del mediatore piegandole alle nuove esigenze di un mercato dal colorito sempre più smorto e pallido.
Qualcuno sta meditando addirittura di abbandonare il campo e di riconvertirsi in un settore economico in espansione e dal futuro promettente.
E qualcuno ha avuto già il coraggio di farlo afferrando il coraggio a due mani, come Impittaro.
La domanda generale di tutti è, comunque, cosa fare?
Aspettare, con le mani in mano, che la “nottata” passi;
trovare in se stessi la risorsa di nuova forza morale per combattere e andare avanti, confidando che alla fine “la professionalità” e l’onestà premi;
escogitare una nuova forma organizzativa della professione per renderla più dinamica e reattiva alle ( scarse ) sollecitazioni del mercato;
ideare, invece, su un piano di parità, nuove forme di accordi e forme collaborative con i colleghi, ai fine di sfruttare al meglio le sinergie, le conoscenze intellettuali ed i talenti sociali di tutti quanti per creare una implacabile “macchina” societaria capace di “macinare” continuamente affari e fatturato;
cercare di affiancare alla professione “core business” altre attività collaterali e connesse (amministrazioni di condomini, gestioni affitti di patrimoni immobiliari) al fine di arrotondare il guadagno, sfruttando al meglio i tempi morti, cui sono costretti molti agenti immobiliari, in uffici dove i telefoni rimangono lungamente muti;
decidere, dopo lunga meditazione, di abbandonare il campo e trovarsi una nuova occupazione più sicura e redditizia dove la clientela è ”sicura” e non ha la possibilità di protestare (tipo agenzia di pompe funebri…).
Gli Agenti Immobiliari di questo blog, quelli di lungo corso, quelli a metà del guado ed, infine, quelli ai primi passi, posti davanti ad un’opzione, cosa pensano circa le prospettive future della loro professione?
( E non è che per le altre professioni il futuro sia roseo; conosco personalmente un dottore commercialista che, dopo 30 anni di onorato lavoro, sta chiudendo il suo studio per mancanza di clienti, un paio di avvocati, regolarmente inscritti all' Ordine, non più giovanissimi, che lavorano in studi legali romani per 1200 - 1300 euro al mese....Se facevano un altro qualsiasi lavoro, a quest'ora, guadagnavano di più...E, addirittura, un’ architetta, di quasi quarantanni, che distribuisce pasti in una mensa aziendale poiché, finora, non ha ancora trovato un lavoro migliore……Il fenomeno dei professionisti sotto-pagati pare sia in rapidissima diffusione...).
Però mi guardo bene dal dire: mal comune mezzo gaudio.