In questi ultimi tempi abbiamo notizia di sempre piu' provvedimenti che sembrano andare in una direzione comune.
In vigore da agosto 2015:
1) - la velocizzazione delle aste (possibilita' di offrire meno della base d'asta gia' al primo incanto, obbligo di fissare almeno 3 incanti, dimezzamento dei tempi tecnici tra pignoramento, perizia, prima udienza, prima data asta)
In vigore da agosto 2015:
2) - possibilita' di pagare l'asta a rate
Notizia di ieri 11 febbraio:
3) - imposta di registro per chi compra all'asta praticamente azzerata (200 euro flat, a patto che rivendi entro 24 mesi)
Notizia di pochi giorni fa
4) - legge europea, da implementare, che permette alla banca di diventare proprietario dell'immobile invece che passare per la procedura esecutiva
Fino a qui mi sembrano, almeno sulla carta, azioni per velocizzare lo smaltimento di debiti in sofferenza, quindi, sì, direi anche con un occhio di riguardo verso le banche ma con l'obiettivo principale di smaltire i debiti e relativi immobili.
L'ultima notizia, la n.4, addirittura porterebbe vantaggi anche ai debitori: un conto e' svendere all'asta al 50%, un conto immettere sul mercato un immobile ripulito e quindi vendibile poco sotto il valore di mercato.
Molto piu' facile, nella seconda ipotesi, che dalla differenza il debitore possa ricavarne una certa somma a suo favore.
Questa ultima notizia riportata da Graf, invece, mi sembra remare in direzione opposta. Significa aumentare gli immobili in sofferenza.
Se basteranno 2 rate (invece che 7) ovvio che gli immobili in sofferenza aumenteranno a dismisura. Qualcosa mi sfugge. Forse per liberare la banca dai debiti npl a costo di aumentare gli immobili avariati in circolazione?
mmm devo pensarci ancora, vediamo le prossime mosse.