Ciao, riassumo brevemente una storia (la mia) che ha dell'incredibile e che non è ancora finita.
4 anni or sono tramite una agenzia immobiliare di zona acquistiamo sulla carta una porzione di colonica con giardino in ristrutturazione con la promessa di andarci ad abitare l'anno seguente.
Paghiamo al preliminare il 20% e senza l'introduzione di penali, con la promessa di versare un altro 30% ad inizio lavori. I lavori iniziano dopo diversi mesi, verso il restante e da lì le cose vanno per le lunghe. Sono costretto ad assumere un avvocato che però nulla può di fronte alla situazione in quanto avrebbe fatto causa a una società srl impossibilitata alla restituzione del doppio del capitale investito. Decidiamo di andare avanti e dopo ben 3 anni, costellati di lavori interrotti, fideiussioni rinnovate con finanziarie in blacklist o addirittura falsificate, stress a livelli astronomici e notule all'avvocato, siamo in attesa or ora di rogitare. La cosa terrificante è che i lavori condominiali (perchè oltre alla colonica sono presenti anche altre villette nel complesso) non sono ancora finiti. Il mio futuro giardino è ancora una buca, non ci sono i parcheggi e mancano le pompe di calore aggiuntive (tradotto, a volte fa freddo e l'acqua arriva solo fredda). Non solo, il venditore non può rogitare perchè il terreno su cui si trova la casa non è di sua proprietà ma di un terzo (anche lui acquirente di alcune villette) che non glielo vuole vendere fino a quando non avrà garanzie sulla terminazione del cantiere. Le cose vanno per le lunghe e il venditore per farci entrare in casa provvisoriamente richiede che gli venga dato un assegno a garanzia della cifra rimanente (50% della caparra versata al preliminare). Posto che non mi fido a dare un assegno in mano al venditore e posto che un assegno post datato è pure illegale, voi come vi tutelereste? Ma poi, nemmeno posso acquistare mobili nuovi perchè non potrei portarli in detrazione dato che nulla viene rogitato e sono costretto ad arredare casa a mo di campeggio giusto per non pagare l'affitto...
4 anni or sono tramite una agenzia immobiliare di zona acquistiamo sulla carta una porzione di colonica con giardino in ristrutturazione con la promessa di andarci ad abitare l'anno seguente.
Paghiamo al preliminare il 20% e senza l'introduzione di penali, con la promessa di versare un altro 30% ad inizio lavori. I lavori iniziano dopo diversi mesi, verso il restante e da lì le cose vanno per le lunghe. Sono costretto ad assumere un avvocato che però nulla può di fronte alla situazione in quanto avrebbe fatto causa a una società srl impossibilitata alla restituzione del doppio del capitale investito. Decidiamo di andare avanti e dopo ben 3 anni, costellati di lavori interrotti, fideiussioni rinnovate con finanziarie in blacklist o addirittura falsificate, stress a livelli astronomici e notule all'avvocato, siamo in attesa or ora di rogitare. La cosa terrificante è che i lavori condominiali (perchè oltre alla colonica sono presenti anche altre villette nel complesso) non sono ancora finiti. Il mio futuro giardino è ancora una buca, non ci sono i parcheggi e mancano le pompe di calore aggiuntive (tradotto, a volte fa freddo e l'acqua arriva solo fredda). Non solo, il venditore non può rogitare perchè il terreno su cui si trova la casa non è di sua proprietà ma di un terzo (anche lui acquirente di alcune villette) che non glielo vuole vendere fino a quando non avrà garanzie sulla terminazione del cantiere. Le cose vanno per le lunghe e il venditore per farci entrare in casa provvisoriamente richiede che gli venga dato un assegno a garanzia della cifra rimanente (50% della caparra versata al preliminare). Posto che non mi fido a dare un assegno in mano al venditore e posto che un assegno post datato è pure illegale, voi come vi tutelereste? Ma poi, nemmeno posso acquistare mobili nuovi perchè non potrei portarli in detrazione dato che nulla viene rogitato e sono costretto ad arredare casa a mo di campeggio giusto per non pagare l'affitto...