Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
Nessuna impone che non vi sia una soluzione alternativa agli impianti tradizionali... pertanto si può realizzare, ma bisogna confrontarsi con le normi UNI che prevedono le buone soluzioni tecniche e che l'installatore rilasci la certificazione di regolare esecuzione (ex DM 37/08)...:pollice_verso:...
 
V

Valerio Spallina

Ospite
Salve, avrei bisogno di alcune delucidazioni.
Sarei intenzionato ad acquistare un piccolo appartamento di 60 mq. L'unico problema è che, essendo tale appartamento ricavato da una precedente opera di frazionamento, l'unico bagno in esso presente è dotato di sistema sanitrit.
Mi sorgono pertanto alcuni interrogativi:
1) le norme vigenti consentono che un appartamento sia servito da un unico bagno che, stante la mancanza di colonna fecale nelle vicinanze, funzioni per mezzo di un sistema sanitrit?
2) la presenza di un solo bagno così strutturato può influire sulla valutazione della casa?
3) potrei avere difficoltà (in particolare, nel trovare acquirenti) nel caso in cui in futuro decidessi di rivendere l'immobile?

Grazie, Giuseppe

Rileggendo la tua premessa, noto : "da una precedente opera di frazionamento".
Se intendi col termine "frazionamento" il termine tecnico di operazione urbanistica, mi sembra che ciò voglia dire che la pratica ha avuto già un esame con esito favorevole in Comune, ed ovviamente poi in catasto. Quindi dovrebbe essere già tutto a posto.

Oppure hai timore che il "frazionamento", esistente, sia non ufficiale, cioè, per dirla chiaramente, ABUSIVO ?
 

enrica agnelli

Membro Attivo
Professionista
ogni comune ha il suo regolamento di igiene ed il suo regolamento edilizio ad esempio a Roma vale questo...
Estratto dall'art.41
b) l'altezza utile minima interna dei locali adibiti a bagni e gabinetti è fissata in 2,40 m. La stanza da bagno deve essere
fornita di apertura all'esterno per il ricambio dell'aria o dotata di aspirazione meccanica. Nelle stanze da bagno
sprovviste di apertura all'esterno è proibita l'installazione di apparecchi a fiamma libera;
c) per ciascun alloggio, almeno una stanza da bagno deve essere dotata dei seguenti impianti igienici: vaso, bidet, vasca
da bagno o doccia, lavabo.

e poi bisogna vedere il piano regolatore...

per fartela breve...a roma comunque se il taglio del tuo appartamento ti consente di avere piu' bagni, almeno uno deve essere con luce e aerazione naturale altrimenti non ti accettano la pratica...in un caso come il tuo forse ci passano sopra....insomma dipende da citta' a citta'!!!!

la cosa che ti consiglio vivamente e',se ti compri quella casa...o la ristrutturi e trovi una posizione migliore per il bagno, senza sanitrit, o lascia stare trovane un'altra sia perche' il sanitrit e' una trappola sia perche' come te un futuro acquirente avrebbe dei dubbi nell'acquistarla!!!!
 

joseph80

Nuovo Iscritto
L'appartamento in questione si trova nel comune di Firenze.
A tal proposito, ho trovato su Interntet il relativo regolamento edilizio, dal quale si evincerebbe l'impossibilità di realizzare impianti di questo tipo, qualora interessino l'unico bagno dell'appartamento.
In particolare, l'art.115, relativo agli impianti igienici, così recita:

1. I locali destinati a servizi igienici devono avere le dimensioni minime prescritte
dal presente Regolamento a seconda del tipo di attività cui è destinata l’unità immobiliare.

2. Non è consentito accedere direttamente ai servizi igienici dai locali adibiti all’uso
di cucina o dagli spazi di cottura nonchè dai locali destinati alla produzione, deposito e vendita di sostanze alimentari o bevande; in tali casi l’accesso deve avvenireattraverso un apposito spazio di disimpegno (antibagno) in cui possono
essere collocati apparecchi sanitari diversi dal vaso wc e dal bidet.

3. Il pavimento dei servizi igienici deve essere di materiale facilmente lavabile e disinfettabile; le pareti devono essere rivestite con analogo materiale fino all'altezza
di almeno mt. 1,00.

4. Ogni apparecchio sanitario deve essere di materiale resistente, impermeabile e facilmente lavabile.
5. I vasi wc devono essere forniti di apparecchi per cacciata d'acqua di portata non
inferiore a litri sei e di un sistema a doppia cacciata di portata di litri tre; è ammessa
I'adozione del lavaggio su velo d'acqua continuo per gli orinatoi solamente
se assistita da sistema di rilevamento automatico di presenza.

6. Tutti gli apparecchi sanitari devono essere forniti di sifone idraulico atto ad evitare esalazioni moleste.

7. L’utilizzazione di apparecchiature elettromeccaniche per l’allontanamento forzato dei reflui, nella realizzazione dei servizi igienici obbligatori per legge o regolamento, è ammessa solo quando si tratti di un servizio igienico aggiuntivo rispetto agli obblighi di legge; in tutte le destinazioni diverse dalla residenza deve inoltre essere acquisito il parere favorevole della Azienda sanitaria locale competente per territorio.

8. Gli scarichi derivanti da impianti tipo “Sanitrit” devono essere convogliati in apposito depuratore ovvero nella prima camera delle fossa biologica.
9. La camera del sifone di ciascun apparecchio deve essere ventilata mediante una
conduttura di aerazione diversa da quella di scarico e comunicante con una conduttura verticale di aerazione sfociante in alto sul tetto. I diametri di tali tubazioni di ventilazione non devono essere minori dell’80% dello scarico servito.
10. Le disposizioni del presente articolo, salvo quella di cui al comma precedente si applicano anche agli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, limitatamente allo specifico intervento progettato.



Dai commi 7 e 8 sembra che il comune vieti, per l'appunto, l'installazione di sistemi sanitrit in impianti igienici a meno che non si tratti di secondi servizi. Correggetemi se sbaglio.
 
V

Valerio Spallina

Ospite
Resto curioso di sapere se l'immobile, frutto di " una precedente opera di frazionamento" ha le conformità catastale ed urbanistica. In questo caso e solo in queso caso un notaio, in base alla legge 122 del 2010, può stipulare il relativo Atto di compravendita raccogliendo la dichiarazione di conformità catastale ( perfetta corrispondenza alla stato reale, con segnata reale posizione del locale wc e sue caratteristiche ) come dichiarazione in atto da parte del venditore o di un tecnico abilitato. Quindi, se "carte" sono in regola, l'immobile ( se si accetta il sanitrit ) può essere oggetto della compravendita attuale e sua eventuale rivendita futura. Se le "carte" non sono in regola, non può essere oggetto nè di compravendita nè locato, anche se avesse "finestroni" e bagno "d'oro" . Il frazionamento di un immobile è un'operazione che deve essere passata con esito positivo ( con il sanitrit con/senza finestra) attraverso gli Uffici Comunali e Catatastali.
Se non è passata, si sta parlando, a mio parere, di un immobile "irregolare", da cui stare alla larga.Grato di saper se sbaglio.
 

enrica agnelli

Membro Attivo
Professionista
valerio spallina hai detto il giusto...e penso che il tuo dubbio sia fondato perche' se il regolamento edilizio non prevede, come postato da joseph80...

L'appartamento in questione si trova nel comune di Firenze.

7. L’utilizzazione di apparecchiature elettromeccaniche per l’allontanamento forzato dei reflui, nella realizzazione dei servizi igienici obbligatori per legge o regolamento, è ammessa solo quando si tratti di un servizio igienico aggiuntivo rispetto agli obblighi di legge; in tutte le destinazioni diverse dalla residenza deve inoltre essere acquisito il parere favorevole della Azienda sanitaria locale competente per territorio.

8. Gli scarichi derivanti da impianti tipo “Sanitrit” devono essere convogliati in apposito depuratore ovvero nella prima camera delle fossa biologica.
9. La camera del sifone di ciascun apparecchio deve essere ventilata mediante una
conduttura di aerazione diversa da quella di scarico e comunicante con una conduttura verticale di aerazione sfociante in alto sul tetto. I diametri di tali tubazioni di ventilazione non devono essere minori dell’80% dello scarico servito.
10. Le disposizioni del presente articolo, salvo quella di cui al comma precedente si applicano anche agli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, limitatamente allo specifico intervento progettato.

l'utilizzo di un sanitrit a meno di non avere un'altro bagno...come hanno fatto in comune a dargli l' ok per il frazionamento???

puo' essere anche che, sti tipi, abbiano accatastato e in pianta lo trovi cosi' com'e' oggi ma mi raccomando joseph80 averlo accatastato non vuol dire che lo abbiano dichiarato in comune con le pratiche che andrebbero fatte!!!

per cui appurati che ti diano i dati della pratica edilizia fatta per il frazionamento che tanto andrebbe scritta sull'atto di compravendita!!!
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
Ma può darsi anche che (come dice Agnelli) lo abbiano dichiarato come bagno senza aver dato indicazione della tipologia di apparecchio, lasciando intendere che risponde al regolamento edilizio senza precisare il punto 8 dell'art. 115 citato... pertanto condividendo tutti i dubbi di ciò che emerso non penso sia un buon affare prendere un immobile che abbia questa problematica... o se proprio si vuole andare avanti, allora pretendi che sia regolarizzato, sia di impianto, sia di RAI naturali che tutti i requisiti necessari previsti dalle norme (anche locali)...
Un consulto con il tecnico dell'ASL e con il tecnico comunale, propedeutico a tutto ciò che si trovi difforme lo farei, per fugare ogni dubbio e problematica che noi qui non conosciamo...:ok:
 
V

Valerio Spallina

Ospite
Ma può darsi anche che (come dice Agnelli) lo abbiano dichiarato come bagno senza aver dato indicazione della tipologia di apparecchio, lasciando intendere che risponde al regolamento edilizio senza precisare il punto 8 dell'art. 115 citato... pertanto condividendo tutti i dubbi di ciò che emerso non penso sia un buon affare prendere un immobile che abbia questa problematica... o se proprio si vuole andare avanti, allora pretendi che sia regolarizzato, sia di impianto, sia di RAI naturali che tutti i requisiti necessari previsti dalle norme (anche locali)...
Un consulto con il tecnico dell'ASL e con il tecnico comunale, propedeutico a tutto ciò che si trovi difforme lo farei, per fugare ogni dubbio e problematica che noi qui non conosciamo...:ok:
 
V

Valerio Spallina

Ospite
Infatti, ci sono "dubbi e problematiche che non conosciamo", soprattutto l'eventuale compratore. Io non ho visto mai una pratica "di frazionamento", ma penso che una piantina da presentare in Comune per una ristrutturazione/frazionamento dovrebbe per chiarezza contenere la posizione della colonna di scarico, da cui si potrebbe già "intuire", se distante, che il W.C. "non scarica naturalmente". Se, invece, il tecnico ha barato..............( semprechè esista la pratica, cosa che dubito sempre di più )
 

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