Salve
Mi sono appena iscritta e non conosco bene le consuetudini di questo forum, ho comunque un quesito da porre e siccome è importante e complesso, cercherò di essere il più sintetica e chiara possibile ma se non ci riesco, perdonatemi.
Ringrazio coloro che avranno la bontà di leggere ma vi prego hanno fatto una riunione a sorpresa venerdì 20 agosto alla quale non ho partecipato poichè vivo a 400 chilometri di distanza e pretendono la mia adesione entro il24 agosto, ho risposto che aderirò solo dopo aver parleto con un avvocato ma è la fine di agosto ed ho trovato tutti in ferie.
Sono proprietaria, in una località di mare, di un appartamento per le vacanze.
Il mio appartamento si sviluppa, insieme ad altri 4 su di un unico piano parallelamente e leggermente al di sotto del livello stradale, con 6 box sottostanti di cui non siamo noi i proprietari ed all'intero blocco di unità abitative e box si accede attraverso un unico grande cancello .
Per rendere meglio l'idea, vi dirò che questo blocco di appartamenti era stato originariamente pensato per accogliere un ristorante e poi diviso dal costruttore in appartamenti e box venduti singolarmente.
Al di sotto di questo che possiamo considerare un corpo unico, diviso da un passo carraio e da un cancelletto con relativa ringhiera , si sviluppano lungo il pendio in gruppi di tre e due, una serie di 10 villette alle quali si accede singolarmente attraverso una scala che partendo da questo cancelletto arriva fino al porto costituendo così anche una via per arrivare al mare.
Va puntualizzato che, sia per il passo carraio che per la scala, il costruttore si riservò la proprietà lasciando a noi tutti,proprietari di appartamenti e villette (come da rogito), la sola servitù attiva di passaggio prevedendo di allargare il complesso con altre villette, idea che poi col tempo ha abbandonato.
Sia gli appartamenti che le villette furono costruite verso fine degli anni 60 e da allora fino ad oggi sia pur con qualche lite tra proprietari, siamo andati avanti senza mai disciplinare in maniera definitiva la nostra situazione. Ora però che quasi tutte le villette sono state vendute a nuovi proprietari, che la scala comincia a manifestare chiaramente i segni del tempo, che la situazione dei muri di contenimento tra le varie villette comincia quanto meno a destare qualche preoccupazione, pare si voglia procedere alla costituzione(e di urgenza) di un CONDOMINIO, con la nomina di un amministratore esterno, la stesura di una tabella millesimale e tutte le tiritere che la cosa comporta e così come è avvenuto negli ultimi 15 anni ci si preoccupa della cosa dal 20 di agosto in poi con minacce sempre più decise , addirittura quest'anno si è parlato di tribunale, di amministratore giudiziario ecc. ecc.
Considerato che le cose che legano gli appartamenti alle villette sono :
- La rete fognaria.
- Il passo carraio e il cancello d'ingresso sulla strada (di cui non siamo proprietari).
-La scala di accesso al mare che noi degli appartamenti usiamo molto di rado essendo ripida e attualmente anche pericolosa ( normalmente noi degli appartamenti usiamo una scaletta molto più comoda vicino casa che dalla strada porta direttamente al mare)
Ora io mi chiedo e vi chiedo:
secondo voi, ci sono i presupposti per formare un condominio o la nostra è una situazione di comproprietà e basta, visto che l'unica cosa che ci lega veramente è solo la rete fognaria?
Per carità, ad una eventuale riparazione della scala voglio pure contribuire , ma l'esistenza di un condominio non comporterà per me e gli altri proprietari degli appartamenti una spesa più onerosa visto che siamo disposti anche a rinunciare a quel passaggio che di fatto non utilizziamo?
Il proprietario della prima villetta, quella che è più vicina al porto pare che addirittura abbia fatto una modifica e si sia fatto una entrara per conto suo facendosi anche assegnare dal comune un nuovo numero civico, questo potrebbe essere considerato un precedente affinchè si possa definire che le villette sono una cosa a parte tra loro stesse e che quindi ancor di più lo sono con gli appartamenti?
E soprattutto a parte le fogne, che cosa abbiamo noi in comune con i proprietari delle villette che possa giustificare un giorno la loro partecipazione alle nostre spese ?
Come dobbiamo comportarci? I proprietari degli altri appartamenti aspettano me per decidere.
Ringrazio anticipatamente, a presto.
Mi sono appena iscritta e non conosco bene le consuetudini di questo forum, ho comunque un quesito da porre e siccome è importante e complesso, cercherò di essere il più sintetica e chiara possibile ma se non ci riesco, perdonatemi.
Ringrazio coloro che avranno la bontà di leggere ma vi prego hanno fatto una riunione a sorpresa venerdì 20 agosto alla quale non ho partecipato poichè vivo a 400 chilometri di distanza e pretendono la mia adesione entro il24 agosto, ho risposto che aderirò solo dopo aver parleto con un avvocato ma è la fine di agosto ed ho trovato tutti in ferie.
Sono proprietaria, in una località di mare, di un appartamento per le vacanze.
Il mio appartamento si sviluppa, insieme ad altri 4 su di un unico piano parallelamente e leggermente al di sotto del livello stradale, con 6 box sottostanti di cui non siamo noi i proprietari ed all'intero blocco di unità abitative e box si accede attraverso un unico grande cancello .
Per rendere meglio l'idea, vi dirò che questo blocco di appartamenti era stato originariamente pensato per accogliere un ristorante e poi diviso dal costruttore in appartamenti e box venduti singolarmente.
Al di sotto di questo che possiamo considerare un corpo unico, diviso da un passo carraio e da un cancelletto con relativa ringhiera , si sviluppano lungo il pendio in gruppi di tre e due, una serie di 10 villette alle quali si accede singolarmente attraverso una scala che partendo da questo cancelletto arriva fino al porto costituendo così anche una via per arrivare al mare.
Va puntualizzato che, sia per il passo carraio che per la scala, il costruttore si riservò la proprietà lasciando a noi tutti,proprietari di appartamenti e villette (come da rogito), la sola servitù attiva di passaggio prevedendo di allargare il complesso con altre villette, idea che poi col tempo ha abbandonato.
Sia gli appartamenti che le villette furono costruite verso fine degli anni 60 e da allora fino ad oggi sia pur con qualche lite tra proprietari, siamo andati avanti senza mai disciplinare in maniera definitiva la nostra situazione. Ora però che quasi tutte le villette sono state vendute a nuovi proprietari, che la scala comincia a manifestare chiaramente i segni del tempo, che la situazione dei muri di contenimento tra le varie villette comincia quanto meno a destare qualche preoccupazione, pare si voglia procedere alla costituzione(e di urgenza) di un CONDOMINIO, con la nomina di un amministratore esterno, la stesura di una tabella millesimale e tutte le tiritere che la cosa comporta e così come è avvenuto negli ultimi 15 anni ci si preoccupa della cosa dal 20 di agosto in poi con minacce sempre più decise , addirittura quest'anno si è parlato di tribunale, di amministratore giudiziario ecc. ecc.
Considerato che le cose che legano gli appartamenti alle villette sono :
- La rete fognaria.
- Il passo carraio e il cancello d'ingresso sulla strada (di cui non siamo proprietari).
-La scala di accesso al mare che noi degli appartamenti usiamo molto di rado essendo ripida e attualmente anche pericolosa ( normalmente noi degli appartamenti usiamo una scaletta molto più comoda vicino casa che dalla strada porta direttamente al mare)
Ora io mi chiedo e vi chiedo:
secondo voi, ci sono i presupposti per formare un condominio o la nostra è una situazione di comproprietà e basta, visto che l'unica cosa che ci lega veramente è solo la rete fognaria?
Per carità, ad una eventuale riparazione della scala voglio pure contribuire , ma l'esistenza di un condominio non comporterà per me e gli altri proprietari degli appartamenti una spesa più onerosa visto che siamo disposti anche a rinunciare a quel passaggio che di fatto non utilizziamo?
Il proprietario della prima villetta, quella che è più vicina al porto pare che addirittura abbia fatto una modifica e si sia fatto una entrara per conto suo facendosi anche assegnare dal comune un nuovo numero civico, questo potrebbe essere considerato un precedente affinchè si possa definire che le villette sono una cosa a parte tra loro stesse e che quindi ancor di più lo sono con gli appartamenti?
E soprattutto a parte le fogne, che cosa abbiamo noi in comune con i proprietari delle villette che possa giustificare un giorno la loro partecipazione alle nostre spese ?
Come dobbiamo comportarci? I proprietari degli altri appartamenti aspettano me per decidere.
Ringrazio anticipatamente, a presto.