Facciamo una ipotesi,....A me continua a sembrare una scelta strana.
A e B non sono oggi reciprocamente due estranei, ed A forse non gode le simpatie dei parenti prossimi di B.
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Facciamo una ipotesi,....A me continua a sembrare una scelta strana.
Sì, perchè non si capisce il nesso "bene ipotecato" e "usufrutto".A me continua a sembrare una scelta strana.
Probabile.A e B non sono oggi reciprocamente due estranei, ed A forse non gode le simpatie dei parenti prossimi di B.
NON parenti,
perchè ci vadano a vivere
Bella iniziativa. Loro ne potranno godere a vita, basta che il mutuo venga pagato.come al solito, grazie a tutti. mi è tutto chiaro.
giusto per togliere dubbi e curiosità spiego meglio il caso
A è casa di mia proprietà. B è altra casa di proprietà comprata da mia moglie e per la quale abbiamo fatto un mutuo ipotecario (quindi sia A che B hanno ipoteca).
Noi viviamo in B e voglio ora dare A in usufrutto gratuito ai miei suoceri, che ci hanno aiutato molto in passato. L'usufrutto è una mia idea, che preferirei al comodato, per essere sicuro che qualunque cosa succeda - dato che nella vita non si sa mai - loro possano godere di quella casa.
Cedere l'usufrutto comporta un atto notarile: nelle loro condizioni mi chiedo chi potrebbe aver da ridire con un semplice comodato.- dato che nella vita non si sa mai -
La risposta definitiva.Correttore non deve spiegarci qui le sue ragioni, ma gli consiglierei di valutare la cosa con un notaio di sua fiducia: se è indotto a seguire quella strada, penso abbia ragioni particolari.
In questa ipotesi, quali i vantaggi e le differenze significative?A questo punto, essendo necessario un atto notarile, meglio un diritto di abitazione piuttosto che l'usufrutto.
Ma mi pare che lui voglia che i suoceri possano anche affittare l’immobile, se lo volessero; quindi usufrutto va bene.A questo punto, essendo necessario un atto notarile, meglio un diritto di abitazione piuttosto che l'usufrutto.
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