chiedo l'esimio parere dei frequentatori di questo forum su un argomento che mi sta a cuore e che illustro di seguito:
Mia moglie - comproprietaria al 50% (in regime di separazione dei beni) di un appartamento (una nostra seconda casa) che originariamente di comune accordo intendevamo affittare , ad un certo punto della trattativa condotta inizialmente solo da me, per una divergenza di vedute si sta opponendo a comparire tra i contraenti . Io , anche per tenere fede alla parola data al futuro inquilino, stipulerei il contratto solo a mio nome. Naturalmente i proventi della locazione confluirebbero in in conto corrente cointestato a entrambi e farei ( come sempre fatto) regolare dichiarazione congiunta (730) dei redditi. Pensate che tale contratto possa essere ritenuto non valido in fase di registrazione all'Agenzia delle Entrate?
Inoltre credete che vi possano essere implicazioni giuridiche negative da ciò?
Mia moglie - comproprietaria al 50% (in regime di separazione dei beni) di un appartamento (una nostra seconda casa) che originariamente di comune accordo intendevamo affittare , ad un certo punto della trattativa condotta inizialmente solo da me, per una divergenza di vedute si sta opponendo a comparire tra i contraenti . Io , anche per tenere fede alla parola data al futuro inquilino, stipulerei il contratto solo a mio nome. Naturalmente i proventi della locazione confluirebbero in in conto corrente cointestato a entrambi e farei ( come sempre fatto) regolare dichiarazione congiunta (730) dei redditi. Pensate che tale contratto possa essere ritenuto non valido in fase di registrazione all'Agenzia delle Entrate?
Inoltre credete che vi possano essere implicazioni giuridiche negative da ciò?