Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ciao a tutti,

Sto per acquistare una casa con un terreno, che sarà la nostra prima abitazione. Il terreno, di quasi 1.000 m², viene venduto insieme alla casa, anche se è considerato una particella separata. Quando abbiamo fatto la proposta d'acquisto, l'agente immobiliare ci aveva indicato un valore del terreno di 10.000 €, con imposte previste di circa 900 €. Tuttavia, ieri ho scoperto che il notaio ha richiesto una valutazione da parte di un ingegnere specializzato, poiché riteneva che 10.000 € fossero una cifra troppo bassa per un terreno di queste dimensioni.Inoltre, non ci sono altri terreni in vendita nella zona, il che rende difficile determinare il reale valore. Il precedente proprietario non è riuscito a trovare la documentazione che indicasse a quanto fosse stato valutato il terreno quando ha acquistato la casa.

Ieri ho ricevuto una telefonata dal notaio, che mi ha comunicato che il terreno è stato valutato a 47.500 €. Questo significa che, invece di pagare il 9% su 10.000 €, dovrò pagare il 9% su 47.500 €, una differenza di oltre 3.000 €. Mi sento ingannato, perché è difficile credere che un professionista del settore possa aver sottovalutato il terreno di cinque volte il suo reale valore. Ho il sospetto che l'agente abbia volutamente indicato un
valore inferiore per convincerci a firmare la proposta.

Il rogito è fissato per domani e questa situazione mi è stata comunicata solo ieri. Mi sento preso in giro e vorrei chiedervi un consiglio su come procedere. Dovrei chiedere
all'agenzia di coprire la differenza riducendo la loro provvigione?

Grazie mille!
Una cosa è il valore fiscale una cosa il valore commerciale. Il notaio ha fatto calcolare e poi modificare il valore fiscale su cui pagare le imposte (in pratica valore catastale, qualora non ci fosse già stato) mentre l'agenzia ha calcolato il valore commerciale, ovvero quanto qualcuno sarebbe stato disposto davvero a spendere. I terreni agricoli fuori dalle aree top, ad esempio dei grandi vini, valgono pochissimo ovunque, nei dintorni di Torino (le varie valli della provincia) con 10 mila euro compri un appezzamento molto grande,credo siano valide entrambe le cifre.
E' pur vero che puoi decidere di fare una perizia asseverata che confermi 10mila e pagare le imposte sul vero prezzo incassato, per le eventuali forme di accertamento che potrebbe mettere in atto l'agenzia delle entrate,
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Una cosa è il valore fiscale una cosa il valore commerciale. Il notaio ha fatto calcolare e poi modificare il valore fiscale su cui pagare le imposte (in pratica valore catastale, qualora non ci fosse già stato) mentre l'agenzia ha calcolato il valore commerciale, ovvero quanto qualcuno sarebbe stato disposto davvero a spendere. I terreni agricoli fuori dalle aree top, ad esempio dei grandi vini, valgono pochissimo ovunque, nei dintorni di Torino (le varie valli della provincia) con 10 mila euro compri un appezzamento molto grande,credo siano valide entrambe le cifre.
E' pur vero che puoi decidere di fare una perizia asseverata che confermi 10mila e pagare le imposte sul vero prezzo incassato, per le eventuali forme di accertamento che potrebbe mettere in atto l'agenzia delle entrate,
Il problema è che in parte il terreno è edificabile....quindi il discorso cambia
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Ovviamente tutto dipende dai valori di mercato anche riferiti ai terreni agricoli e edificabili della zona del postante, che non possiamo conoscere, di certo gli aspetti sono due e coinvolgono venditore ed acquirente ...

Uno può giocare sulle perizie per cercare di limitare l'aggressività dell'ADE ma di certo se il proprietario venditore non ha provveduto a fare la rivalutazione dei terreni edificabili nei modi e termini previsti si dovrà sicuramente aspettare una cartella dell'ADE sia se indica un prezzo troppo basso o alto se la plusvalenza è evidente ed il valore indicato in atto non è ritenuto congruo....

Per i terreni edificabili il valore è quello indicato in perizia (se stata fatta) base imponibile ai fini della rivalutazione (ribadisco se è stata fatta) ho la sensazione che non è questo il caso altrimenti non c'era bisogno di richiedere ulteriori perizie da parte del Notaio .......

C'è poco da girarci intorno
Se fossi io l'acquirente pretenderei di indicare un prezzo più elevato sul quale pagherò più tasse oggi al momento dell'acquisto, (con tutto il disappunto del venditore) indicando un valore più alto per la parte di terreno edificabile per lasciarmi uno spiraglio di non avere plusvalenze alte un domani nel caso decidessi di alienarlo (o cedere la cubatura se previsto nel piano di zona).

Discorso complesso ma che và ben pondertato.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Il problema è che in parte il terreno è edificabile....quindi il discorso cambia
Cambia sicuramente, ma non sappiamo se 10mila sia poco o tanto, impossibile stabilirlo da qui. Però resta valido il fatto che una perizia del tecnico del notaio risponde alla domanda "quanto vale per comparazione", la stima dell'agente immobiliare risponde alla domanda "questo specifico terreno a quanto si venderà".
In un difficile quartiere di Torino avevo un immobile per il quale arrivavano offerte tra 10 e 15mila ma non potevo venderlo perchè la perizia asseverata era di 28mila (era una gestione con giudice tutelare ecc).
 

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