zenoni

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ma nessuno all'ade fa riflessioni sul fatto che non si vende un chiodo e che se devo vendere per forza devo abbassare i prezzi? Tutto questo in barba al fatto che la loro valutazione "monozonale" vede il valore della mia casa di periferia vicino alla discarica, equiparata alla casa del prete in centro, di fronte alla chiesa.
Scusate, ma vicino alla discarica vale un terzo .......nessuno la comprera mai al valore da loro stabilito
Vabbé......buona giornata a tutti
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
L'ho appreso qui sul forum, devo cercare la discussione.

In pratica, se ho ben capito, se la compravendita avviene ad un prezzo che l'Ade ritiene sospetto (cioè troppo basso), potrebbe avviare un accertamento.

E per verificare la congruità paragona il prezzo di vendita indicato in atto con le quotazioni OMI di quel periodo.

Se trova discordanza in negativo, l'Ade presume che le parti hanno dichiarato in atto un prezzo inferiore e poi è stato saldato in nero il resto.

Quindi ha pagato meno imposte del dovuto, ha evaso il fisco.

Questo vale soprattutto nel caso delle compravendite in cui le imposte sono calcolate non sul valore catastale ma sul prezzo di vendita.

E' vero che detta così sembra un problema solo per l'acquirente, ma sai com'è, il fisco chiama gli attori finchè non riscuote quello che dice lui, a prescindere da chi paga.

Non sembrerebbe il caso delle abitazioni, ove le imposte si pagano sul valore catastale, ma anche lì, potrebbe contestare occultazione di capitali, credo.

Se ho scritto inesattezze, qualcuno chiarisca, grazie.

Il principio secondo il quale lo scostamento dalla valutazione OMI costituisca motivo di accertamento induttivo è stato superato da anni e messo in discussione a seguito di una vera e propria procedura di infrazione europea sull'Italia (l'accertamento induttivo prevede la possibilità della determinazione immediata ed automatica della maggiore imposta da versare + sanzioni ed interessi).

Attualmente lo scostamento dalle quotazioni OMI costituisce esclusivamente mero indizio di una possibile evasione e se non supportata da altri elementi di prova non può costituire da sè elemento per la rideterminazione delle imposte.

Se quindi il prezzo fosse anche inferiore alle quotazioni OMI ma corrispondente a quello effettivamente pagato non credo che ci possano essere problemi particolari.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Il principio secondo il quale lo scostamento dalla valutazione OMI costituisca motivo di accertamento induttivo è stato superato da anni e messo in discussione a seguito di una vera e propria procedura di infrazione europea sull'Italia (l'accertamento induttivo prevede la possibilità della determinazione immediata ed automatica della maggiore imposta da versare + sanzioni ed interessi).

Attualmente lo scostamento dalle quotazioni OMI costituisce esclusivamente mero indizio di una possibile evasione e se non supportata da altri elementi di prova non può costituire da sè elemento per la rideterminazione delle imposte.

Se quindi il prezzo fosse anche inferiore alle quotazioni OMI ma corrispondente a quello effettivamente pagato non credo che ci possano essere problemi particolari.

Questa e' un'ottima notizia e mi mancava.

Grazie a @CheCasa! per la preziosa precisazione.
 

Rosa1968

Membro Storico
Attualmente lo scostamento dalle quotazioni OMI costituisce esclusivamente mero indizio di una possibile evasione e se non supportata da altri elementi di prova non può costituire da sè elemento per la rideterminazione delle imposte.
verissimo, le presunzioni devono essere gravi, precise e concordanti. Comunque sia faranno partire gli accertamenti ... e il contribuente dovrà dimostrare bla bla bla bla.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Come minimo il prezzo di compra vendita non deve essere inferiore alla rendita catastale.

In altre discussioni (su questo forum) ho letto che potrebbe essere anche inferiore, purché comunque si paghino tasse non inferiori a quelle che si pagherebbero nel caso di prezzo pari alla rendita catastale... (una sorta di "tacito accordo" con l'AdE)...
 

dormiente

Membro Senior
Agente Immobiliare
Bravo, "che potrebbe", in effetti qui si va solo a ipotesi, tanto per essere pignoli, meglio controllare la rendita catastale.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
L'avevo iniziata io tra l'altro la discussione (in realtà il problema riguardava la compravendita di un locale commerciale, che se non sbaglio se venduto ad un prezzo troppo inferiore occorre (conviene!) far fare una perizia):

http://www.immobilio.it/threads/accertamento-su-immobile-commerciale-pagato-troppo-poco.29787/[DOUBLEPOST=1408459615,1408459391][/DOUBLEPOST]Ma forse a questo punto conviene farla fare anche in caso di immobili per civile abitazione, se venduti ad un prezzo "troppo basso"...
 

Gianni78

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Infatti, come pensavo: "Come minimo il prezzo di compra vendita non deve essere inferiore alla rendita catastale". E qui si apre il GRANDE problema del "venderla": annunci mirati puntando su tutte le qualità possibili e immaginabili, agenzie, passaparola, etc. ma non riesco a trovare compratori manco a morire...!!!
 

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