Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Ciao a tutti, apro questo post un pò "provocatorio".
Proprietario di prima casa/abitazione principale vende l'immobile di proprietà prima dei 5 anni.
Il Notaio chiede un deposito presso il Suo Studio, della somma eventualmente dovuta ad AdE nel caso in cui il venditore non dovesse acquistare un altro immobile da adibire a prima casa/abitazione principale nei prossimi 12 mesi. Premetto che questo deposito pare non sia più obbligatorio, il Notaio sostiene che è a tutela di tutte le parti, perchè se il venditore non dovesse acquistare entro 12 mesi e non dovesse pagare la differenza di imposta registro dal 2% al 9% + eventuali sanzioni, AdE si potrebbe rivalere sulll'immobile e di conseguenza nuovo acquirente.
Premetto che ho avuto 2 situazioni simili ed in entrambi i casi l'assegno è stato consegnato al Notaio a titolo di deposito e verrà consegnato al venditore una volta ricevuta prova dell'acquisto, la domanda è: che succede se il venditore si rifiutasse di lasciare questo deposito al Notaio? L'acquirente quindi il Notaio potrebbe consigliare a ques'ultimo di ritirarsi dall'affare? Specifico: preliminare regolare.
A voi sono mai capitate situazioni simili in cui il Notaio chieda questa tutela delle parti?
Grazie
 

sgaravagli

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
nulla non succede proprio nulla il notaio sta muto e accetta!! mi capito' un caso simile ed ero procuratore del venditore andai in ade per saldare la differenza di imposta la penale e la mora, prima di stipulare l'atto di vendita... il funzionario con arroganza mi disse: "chi è lei per sostituirsi a noi? al limite puo' fare un'autodenuncia poi provvederemo noi a iniziare la procedura e se entro due anni (era il periodo storico in cui non avevi ancora un anno di tempo per ricomprare)non le arriva nulla ha risparmiato la sanzione."
il giorno dell'atto, come volevasi dimostrare, il notaro mi chiese il deposito, gli risposi di quanto riferitomi in agenzia entrate e che se non avesse stipulato avrei trattenuto la caparra e rivenduto il bene! indovina un po' come andò a finire? lo faccio tuttora, le multe seguono il CF del debitore, insistono ma sei libera di non lasciare nulla.
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Mai sentita una richiesta simile...mi sembra abbastanza esagerata, soprattutto se pensata dal Notaio e non dall'acquirente. Non capisco comunque come possa essere ritenuto responsabile in solido se il venditore non acquistasse più
Mi chiedo poi se il Notaio pretenda un assegno circolare o bancario
Nel primo caso, chi mi rimborsa degli interessi persi sulla somma lasciata? Ma ancor peggio, come posso comprare se quella somma è in deposito dal Notaio e magari non ho altri liquidi ma posso fare solo Mutuo? Quando me lo riconsegnerebbe tale assegno? Solo dopo un rogito o dopo un preliminare trascritto e registrato?
Nel secondo, quale sarebbe la garanzia "reale" nelle mani del Notaio? Nessuna ovviamente, al limite me lo faccio protestare...
 

STUDIO DUCHEMINO

Membro Junior
Professionista
Mi sembra che si crei un equivoco di fondo. Io ho sempre saputo che se il proprietario vende prima dei 5 anni, perde le agevolazioni relative al suo acquisto originario, perchè lui aveva comprato con agevolazioni prima casa. Ma allora l'eventuale restituzione di soldi all'ADE è un debito personale suo e l'agenzia può rivalersi solo su suoi beni. A questo punto, mi sfugge il passaggio per cui in qualche modo l'agenzia delle entrate potrebbe rivalersi sull'acquirente. In che senso? Che fa azione revocatoria? Ma verrebbe rigettata sicuramente, non ci sono i presupposti.
Ognuno risponde, mi vien da dire, dei suoi debiti, non di quelli degli altri.
 

sgaravagli

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Mi sembra che si crei un equivoco di fondo. Io ho sempre saputo che se il proprietario vende prima dei 5 anni, perde le agevolazioni relative al suo acquisto originario, perchè lui aveva comprato con agevolazioni prima casa. Ma allora l'eventuale restituzione di soldi all'ADE è un debito personale suo e l'agenzia può rivalersi solo su suoi beni. A questo punto, mi sfugge il passaggio per cui in qualche modo l'agenzia delle entrate potrebbe rivalersi sull'acquirente. In che senso? Che fa azione revocatoria? Ma verrebbe rigettata sicuramente, non ci sono i presupposti.
Ognuno risponde, mi vien da dire, dei suoi debiti, non di quelli degli altri.
è una prassi molto diffusa tra i notai del milanese, penso siano direttive del consiglio notarile.... se dici no non fanno nulla..... come dicevi nell'altro post della comunicazione non verbale?? qui è la stessa cosa solo che davanti a te c'è un notaio e non un agente immobiliare
 

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