PasPas

Nuovo Iscritto
Un saluto agli esperti e vi porgo meglio la domanda facendo un pò di cronostoria:
Nel 2002 ho acquistato casa da una erede che nel 2000 ha acquisito da altri 22 le rispettive quote. L'ultima quota è rimasta di proprietà di una anziana (anno 1922) che vive negli Stati Uniti e che a suo tempo non volle vendere e alla richiesta di acquistare le altre 23 quote rispodeva per mezzo di una lettera che negava tutte le richieste di vendita dell'appartamento e proibiva espressamente a qualsiasi erede o loro rappresentante, o qualsiasi altra parte, di coinvolgere in alcun modo lei, i suoi eredi, la sua prorprietà (1/24) in obblighi finanziari, impegni vincolanti, atti legali o a qualsiasi altra azione connessa alla vendita della proprietà, o a qualsiasi altra questione, senza il suo chiaro permesso scritto.
Comunque, quando acquistai il notaio non fece problemi ma ora quando stavo per rivendere....

domanda: la lettera ora in mio possesso è valida per in mio atto di vendita o per la prelazione devo comunicare alla signora o ai suoi eredi (non so se vive ancora) la mia intenzione ?
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Mi sa che ti sei infilato in un grosso guaio! :shock:
Stando a quello che dici l'atto con cui hai acquistato è NULLO, e sarebbe nullo anche l'atto con cui rivenderesti la proprietà! Stento a credere che il Notaio abbia rogitato senza avere il consenso di TUTTA la proprietà! :shock::shock:

;)
 

massimoca

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
pare che in america la media della vita sia arrivata a 102 anni :^^:...... scherzi a parte, io comincerei con il contattare i parenti o comunque coloro che possono esser individuati come i prossimi eredi, anche per capire come mai questa signora voglia mantenere una percentuale così esigua di una proprietà in italia.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto