In data 12/05/2015 , causa successione, io e mia sorella entriamo in possesso di un alloggio situato Entro Mura a Ferrara ( per giunta edificio storico del 1500 senza vincolo delle Belle Arti ) regolarmente accatastato in Comune. Firmiamo un proposta di acquisto per E 120mila che impegnava l acquirente a stipulare entro e non oltre il giorno 30 Aprile 2016 l'alloggio in questione ( prezzo sotto stimato per la fretta di vendere ) Nel contempo scopriamo che la veranda edificata negli anni 70 , mai sanata e per giunta non accatastata ( il comune di Ferrara vieta l ampliamento di ogni singola unità nel centro storico della città ) mentre l amministratrore di condominio ( sono 8 appartaenti in questo stabile ) nel calcolo dei millesimi ha fatto la planimetria della casa segnando la veranda stessa. Per il comune io non posso demolire una veranda che per loro non esiste, quindi non posso avere la Certificazione Inizio Lavori. Inizia il tira e molla con il compratore che, forte della diminuita capacita cubica dell immobile e riferendosi alla diminuzione di metri quadri, pretende di acquistare a 100 mila euro l immobile stesso composto da 7 vani ( di cui 5 camere e 2 bagni ). Come posso recedere da questa scrittura privata senza darla vinta al compratore? Il valore minimo dell immobile è 159 mila euro, il valore medio è 189 mila mentre il valore massimo è 210mila. Grazie
EmmeCi
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