Gufetta66

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Salve a tutti,
Vorrei sottoporvi quanto mi è accaduto pochi giorni fa: ho un appartamento che era in vendita e che avevo dato ad alcune agenzie. Finalmente una di queste trova un potenziale compratore, mi sottopone la proposta d'acquisto con relativo assegno di 5.000€ che terrà sempre l'agenzia , firmo così questa proposta sulla quale c'è scritto che la casa non ha ipoteche. Che è conforme , ecc ecc....premetto che per me è la prima volta che vendo un immobile.
Il compratore chiede tutti i documenti x chiedere il mutuo e partiamo.... Non faccio intervenire il mio geometra perché sembra che non ce ne sia bisogno.
Dopo quasi 3 mesi finalmente il mutuo e ' concesso e si parla di andare direttamente all'atto dal notaio.
La sera prima dell'atto, incredibile ma vero , il compratore chiede un incontro presso l'immobiliare dove vuole avere la certezza della conformità , visto che il suo geometra nella relazione tecnica ha parlato solo di commerciabilità.
Io dico che non so niente al riguardo , che tutti i documenti che mi sono stati richiesti li ho dati a suo tempo...
L'acquirente dice quindi di non voler più fare l'atto , ma eventualmente il compromesso in attesa della certezza della conformità . Il giorno successivo il notaio parecchio scocciato ci dice che non è preparato per fare il compromesso e ci liquida così. Nei giorni successivi, il geometra del compratore fa ulteriori ricerche e dice che non c' è là conformità e a questo punto l'acquirenre arrabbiatissimo dice di voler annullare tutto, che non vuole pagare il notaio e che ha subito dei danni....
Io sono allibita, ho detto al geometra dell'agenzia che io non ho mai detto a lui che l'appartamento era conforme e che comunque gli avevo fornito tutta la documentazione richiesta .....
Ora, come mi devo comportare? Sono dalla parte del torto o no?
Grazie a chi mi vorrà aiutare.
 

Bagudi

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Agente Immobiliare
La responsabilità della conformità purtroppo è tua, sei tu che la devi dichiarare ed è opportuno che quando si dichiara una cosa si sia certi.

Purtroppo quasi tutti gli immobili presentano delle difformità risalenti al momento della costruzione, di cui spesso i proprietari non sono al corrente, ma questo per la legge non è una scusa valida.
 

Manovale

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Privato Cittadino
Che differenza c'è fra commerciabilità e conformità?
Io mi sono fermato alla legge 122/10 della triplice corrispondenza
Se un appartamento non è conforme come fa ad essere commerciabile?
 
U

Utente Cancellato 65257

Ospite
non si trova congruente la consolidata prassi autogiustificata da alcuni tecnici spesso affermano che « un immobile realizzato prima del 01/09/1967 sia comunque commerciabile anche in assenza di conformità o legittimazione urbanistica.»

Occorre inoltre stare attenti a non equivocare la legittimità urbanistica con la commerciabilità: infatti il criterio di conformità urbanistica emerge soloriscontrando l’insieme dei titoli edilizi rilasciati per l’immobile e il relativo stato dei luoghi realizzato.

Occorre infatti ribadire che l’impianto normativo urbanistico in Italia ha la sua pietra miliare, o anno zero, al 1942 in sede di approvazione della Legge Fondamentale n. 1150/1942.

Con essa fu prescritto l’obbligo di licenza edilizia nei centri abitati et, nelle zone di espansione dei PRG, sottacendo il restante territorio.

Al di là delle eventuali più restrittive previsioni di PRG, Programmi di Fabbricazione e/o Regolamenti Edilizi (attenzione a quest’ultimi che possono dare sorprese), dal 1942 al 1967 (emanazione della L. 765/1967 “Ponte”) fuori dai centri abitati e zone di espansione non vi era obbligo di licenza edilizia (fatto salvo la parte vincolistica sovraordinata, Es. Paesaggistica o Beni culturali).

La commerciabilità di immobili ante ’67 per i quali il venditore omette le verifiche urbanistiche avvalendosi dell’autodichiarazione sostitutiva espone venditore e compratore a possibili rischi di nullità (e non di annullabilità) e relative conseguenze sul piano sanzionatorio dell’edificio, sempre ove sia possibile sanarlo.

Non dimentichiamo che in Italia vige il criterio della doppia conformità all’epoca dell’abuso e al momento dell’istanza di sanatoria.
EDIFICI E OPERE ANTE 1° SETTEMBRE 1967

Per le opere e costruzioni iniziate anteriormente al 1° settembre 1967 vi è facoltà di ometterne menzione dei titoli abilitativi, ma non esclude per essi l’ipotesi di nullità del trasferimento immobiliare in caso di mancata citazione degli atti abilitativi della costruzione o sue parti.
DAL 1° SETTEMBRE 1967 AL 17 MARZO 1985

Per atti di trasferimento aventi per oggetto immobili iniziati in questo periodo si ripete praticamente quanto detto per gli immobili ‘Ante 67 .

La differenza sostanziale è che per questi immobili non è consentita in nessuna ipotesi la mancata menzione degli atti abilitativi in luogo della famigerata autodichiarazione di parte del venditore, e per essa vige l’ancora vigente articolo 40 della L. 47/85.
 
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Rosa1968

Membro Storico
Bisogna secondo me fare chiarezza su alcuni punti.
Il geometra dell'acquirente può asseverare che manca la conformità? Non si arriva il giorno prima del rogito con lo stesso geometra che ha lavorato in precedenza sostenere che manca la conformità mi spiego? Non è che per caso ha un ripensamento?
Intanto mettete nero su bianco su cosa sta accadendo e tu incarica immediatamente un tuo geometra che verifichi che effettivamente non c'è conformità urbanistica in base a tutti i titoli autorizzativi in tuo possesso.
Il mio consiglio e di comune accordo sottoscrivere una data entro la quale tu dovrai presentare la relazione del geometra con la conformità. Dovete stabilire cosa accadrà nel caso effettivamente non c'è conformità e qui si aprono le possibilità che dovrà darti il geometra per sanare la difformità o le difformità. Avete sottoscritto un contratto con degli impegni e prima di scioglierlo bisogna capire se effettivamente chi chiede la risoluzione ha delle motivazioni serie e reali o capricci.
Intanto chiedi all'acquirente la conformità asseverata se vuole risolvere il contratto vediamo cosa succede.
 

Gufetta66

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie Rosa per la tua risposta .... Si anche il mio geometra dice che la casa non ha una vera e propria conformità .... Ma secondo te si può ottenere in seguito ? Capisco che senza tutta la documentazione non lo puoi dire...scusa l'ignoranza, cos'è là conformità asseverata?
 

Rosa1968

Membro Storico
Se qualcuno dice che non c'è la conformità al telefono e senza la verifica di tutta la documentazione capisci che sono parole al vento? Qui si sta mandando a monte un contratto dove qualcuno perderà soldini. Quindi il geometra che sostiene la mancanza della conformità lo deve asseverare ovvero sottoscrivere assumendosi la responsabilità di ciò che dice.
Questo è un punto.
Il secondo punto é come uscirne? Indipendentemente da questo cliente. Se è tua intenzione vendere necessiti che il tecnico risolva il problema anche per i prossimi acquirenti. Hai fatto delle modifiche interne senza i permessi comunali? Sono modifiche sanabili? A che tempi e spese andrai incontro?
Che il tuo acquirente si sia arrabbiato non basta devi capire cosa devi fare e dare risposte certe.
 

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