Buonasera , ho acquistato nel 2011 un monolocale in un contesto esclusivo come prima casa , arredato un po’ datato ma mi andava bene così. Ora ho deciso di venderlo… e qui viene il bello . Trovo un compratore, tramite agenzia che mi ha contattata , che vuole fermare , con caparra confirmatoria , il prima possibile perché veramente interessato . Non firmo e chiedo tempo perche‘ qualcosa mi diceva che dovevo essere veramente sicura , che là mia posizione fosse perfetta . APE : ok . Procedo con accesso agli atti , anche richiesti da un pro forma del notaio . In apparenza tutto perfetto , peccato che l’angolo cottura , che di fatto è sistemato in un micro vano ma sempre aperto sull’unico ambiente , è alto 2,45 mt. anziché gli oltre 3 mt. di tutto il resto del locale . Cerco di capire e viene fuori che il vicino di casa usa questo spazio sopra il mio vano cottura come ripostiglio !!! Lui dice che lo ha comprato così a fine anno ‘80 . Chi me lo ha venduto dice che è sempre stato così che a sua volta lo aveva comprato già arredato .. questo soffitto oltretutto è di cemento !! Ho contattato il Geom. che ad un certo punto deposita una DIA per creare una piccola finestra nel bagno e riporta sempre gli stessi dati : cioè che l’angolo cottura è alla stessa altezza del resto , ma così non è ! Assolutamente ! È alto 2,45 da sempre ! Come ne esco ? Non posso perdere questa vendita … Si può forse considerare questa zona cottura corretta intendendo che l’altezza media dell’ambiente è rispettata , come si fa nelle mansarde ? Oppure esistono delle deroghe dove si può fare un angolo cottura di 2,45 ? Ma il Geom. che ha fatto la DIA , non doveva fare obbligatoriamente l’aggiornamento catastale ? E io cretina feci un atto con una piantina catastale degli anni ‘80 !! Ma non doveva il notaio farmi notare questa cosa ?
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