La vendita con riserva di proprietà è la cosiddetta vendita con patto di riservato dominio (art. 1523 c.c) e funziona così (in parole semplici): si stipula l’atto notarile in cui vi è una clausola con la quale si specifica che l’immobile viene consegnato agli acquirenti, quindi diritto di godimento, MA la proprietà passa in capo a loro solo al pagamento dell’ultima rata (saldo). In quel caso si ritorna dal Notaio, acquirenti e venditori, si portano tutte le ricevute dei pagamenti effettuati e si fa un’altro atto di quietanza e scioglimento di riserva. Così si chiude il cerchio. Se i proprietari sono diversi, consiglio una procura. Da valutare anche la spartizione dell’importo mensile da parte dei venditori, verrà fatto bonifico a chi, come, ecc. Per qualsiasi “problema” gli eredi entrano nel diritti e nei doveri del de cuius. Assicuratevi che l’acquirente sia “sano” perché una volta all’interno dell’immobile, se non paga una rata o due, il contratto perde efficacia, i venditori trattengono il denaro incassato e l’acquirente deve liberare l’immobile.
Ci sono pro e contro…
Vi è ipoteca sull’immobile oggetto di compravendita?