studiopci
Membro Storico
Salve
1 - Se il notaio ha registrato che il giorno del rogito i compratori non si sono presentati.
2 - Se nel compromesso è stato inserito la dicitura " entro e non oltre .......... termine ultimo e perentorio "
3 - Se i compratori nonostante l'invito non si presenteranno
potrai ritenere risolto il contratto , comunicandolo ai compratori, e ritenerti la caparra rinunziando alla richiesta dei danni, se invece nel compromesso è stato inserito solo " entro e non oltre " termine molto aleatorio ed impugnabile, dovrai ( tramite avvocato ) invitare i compratori a risolvere concordemente il contratto ( la scelta o meno di tenerti la caparra interamente o in parte è una tua decisione ) in mancanza di accordo con i compratori, dovrai rivolgerti al giudice per avere la risoluzione del contratto e per ritenere la caparra a titolo di risarcimento, c'è da precisare che questa ultima procedura è più lunga per tempi ed inoltre ti comporterà comunque di non poter vendere la casa fino a decisione giudiziale, per cui un accordo è consigliato sempre.
In linea di massima e secondo legge a nulla dovrebbe valere la mutata condizione economica per cui , salvo la tua coscienza reputi diversamente, non dovresti avere nessun problema.
Fabrizio
Ti consiglio a tal proposito di redigere un integrazione al compromesso firmato, nella quale di comune accordo rinviate la data del rogito di TOT mesi, questo per evitare ulteriori " ingarbugliamenti " della vicenda.- il venditore di Padova, per nostra fortuna, ha messo in stand-by il preliminare, a fronte del pagamento di una piccola spesa considerata come affitto, fino a quando i miei faranno il rogito, in sostanza prima si fa meglio è;
Premesso che è sempre necessario avere le carte avanti , in linea di massima :- per la casa di Bari, gli acquirenti inadempienti hanno ritirato dall'ufficio postale la raccomandata, quindi sono scattati i 15 giorni entro i quali devono comunicare data, ora e notaio per il rogito.
1 - Se il notaio ha registrato che il giorno del rogito i compratori non si sono presentati.
2 - Se nel compromesso è stato inserito la dicitura " entro e non oltre .......... termine ultimo e perentorio "
3 - Se i compratori nonostante l'invito non si presenteranno
potrai ritenere risolto il contratto , comunicandolo ai compratori, e ritenerti la caparra rinunziando alla richiesta dei danni, se invece nel compromesso è stato inserito solo " entro e non oltre " termine molto aleatorio ed impugnabile, dovrai ( tramite avvocato ) invitare i compratori a risolvere concordemente il contratto ( la scelta o meno di tenerti la caparra interamente o in parte è una tua decisione ) in mancanza di accordo con i compratori, dovrai rivolgerti al giudice per avere la risoluzione del contratto e per ritenere la caparra a titolo di risarcimento, c'è da precisare che questa ultima procedura è più lunga per tempi ed inoltre ti comporterà comunque di non poter vendere la casa fino a decisione giudiziale, per cui un accordo è consigliato sempre.
Nel caso bisogna instaurare una causa civile per risolvere/recedere il preliminare con conseguente trattenimento della caparra, gli stessi, dichiarando che in questi mesi sono sopraggiunti loro problemi economici (sono in cassa integrazione e non riescono a vendere il loro appartamento per comprarsi quello dei miei) hanno possibilità di riavere la caparra?
In linea di massima e secondo legge a nulla dovrebbe valere la mutata condizione economica per cui , salvo la tua coscienza reputi diversamente, non dovresti avere nessun problema.
Fabrizio