mel.

Membro Attivo
Privato Cittadino
Salve,
la situazione è questa: assieme alla figlia abbiamo ereditato la nostra abitazione di famiglia , che apparteneva a mio marito (deceduto tre anni fa). La casa gli era stata donata qualche anno prima dalla mia suocera, parallelamente alla donazione di un altro immobile al fratello di mio marito. Mia suocera è deceduta DOPO mio marito. Avrei bisogno di capire se potrebbe sorgere il famoso problema delle case donate o il fatto che abbiamo ereditato l'immobile dal donatario libera gli acquirenti da ogni eventuale onere. Premetto che la rinuncia all'azione di riduzione è laboriosa perché c'è una minore. Ringrazio per ogni chiarimento
 

mel.

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie, per ora mi è stato detto che o si fa la fideiussione o bisogna per forza fare la rinuncia all'azione di riduzione reciproca, cosa che per vari motivi sembra complessa :triste:
 
E

enzo6

Ospite
Grazie, per ora mi è stato detto che o si fa la fideiussione o bisogna per forza fare la rinuncia all'azione di riduzione reciproca, cosa che per vari motivi sembra complessa :triste:

Poi bosognerebbe sapere come la pensa la banca che eventualmente concedesse il mutuo all'acquirente.
Solitamente sulle donazioni le banche non si espongono nell' erogare mutui.
 
E

enzo6

Ospite
L'unica banca che mi risulta faccia mutui senza problemi è la barclays

Infatti.
Quando mi capitano situazioni con donazione rinuncio ad intermediare perchè o l'acquirente/notaio o la banca possono creare problemi.
Quello che non capisco è perchè questo istituto sia cosi' restrittivo visto che non lo è per le successioni. L'impugnazione potrebbe avvenire anche con la successione ereditaria. Eppure oggi si fa la successione e fra due settimane si rogita.
 

mel.

Membro Attivo
Privato Cittadino
Mi hanno detto che per poter vendere il donatario 1 (fratello di mio marito) e gli eredi del donatario 2 ( mio marito deceduto, quindi io e mia figlia minorenne) dobbiamo firmare l'atto di rinuncia all'azione di riduzione.
Ma la rinuncia all'azione di restituzione contro terzi non garantisce a sufficienza l'acquirente? ( quella l'ho trovata sulla guida qui sul sito..)
 

studiopci

Membro Storico
Grazie, per ora mi è stato detto che o si fa la fideiussione o bisogna per forza fare la rinuncia all'azione di riduzione reciproca, cosa che per vari motivi sembra complessa :triste:
Non è obbligatorio nè l'uno nè l'altro anzi... l'unica cosa che risolverebbe la situazione sarebbe ridurra la donazione e quindi il proprietario originario vende a chi voleva donare... questo non è possibile per ovvi motivi per cui ogni altra azione è sempre non risolutiva, ma eventualmente di garanzia. L'immobile pervenuto per donazione cessa di avere questo " status " dopo 10 anni dalla morte del donatore o dopo 20 anni dalla donazione, prima di tale data si può vendere normalmente solo che chi acquista deve preventivare la possibilità remota di impugnazione da parte di un erede dell'ultim'ora, ecco il motivo della richiesta ( inusuale ) della fideiussione bancaria e del perchè le banche non mutuano con piacere . Fabrizio
 
E

enzo6

Ospite
Mi hanno detto che per poter vendere il donatario 1 (fratello di mio marito) e gli eredi del donatario 2 ( mio marito deceduto, quindi io e mia figlia minorenne) dobbiamo firmare l'atto di rinuncia all'azione di riduzione.
Ma la rinuncia all'azione di restituzione contro terzi non garantisce a sufficienza l'acquirente? ( quella l'ho trovata sulla guida qui sul sito..)

E' la banca che solitamente non accetta questo escamotage
 

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