Salve a tutti spero di essere nella sezione giusta avrei dei dubbi e spero di avere qualche risposta in merito grazie
Il succo:
ho perso mio padre recentemente e qualche settimana fa io e mia sorella abbiamo ricevuto chiamata dal nostro notaio comunicandoci che c'era un testamento da aprire ebbene l'abbiamo aperto ed ovviamente c'era scritto ciò che ci aspettavamo di trovare ovvero che era tutto diviso al 50% e 50% tranne per la casa in cui viviamo io e mio marito ( mio padre viveva con noi stabilmente da molti anni e lo abbiamo accudito fino al trapasso essendo che mia sorella vive in Germania da moltissimi anni ) precisando che la sua volontà era che la metà di quest'ultima andasse alla sottoscritta ( è un appartamentino di circa 80 mila € ).Nessun problema da parte di mia sorella ovviamente che già era al corrente delle volontà di nostro padre e accetta senza alcun problema le condizioni citate nel testamento.( Totale appartamenti 4/monolocali 2 di cui monolocali (2) e appartamenti (2) siti a Cercola si trovano in un unico edificio mentre gli altri (2) si trovano in due città diverse uno a Casoria dove viviamo attualmente e un altro a Napoli(centro)ed una macchina.) la successione testamentaria ancora non l'abbiamo fatta perchè mia sorella potrà presenziare solo il mese prox.
Il problema e qui vorrei dei chiarimenti:
Quando mio padre era in vita voleva vendere 1 di questi appartamenti del valore di circa 100/130 mila euro adesso che non c'è più io e mia sorella abbiamo incaricato un agenzia che aveva il compito di vendere questo immobile continuando nel suo lavoro ha trovato un acquirente che ha richiesto un prestito in banca (Concesso) quindi tutto perfetto fino a quando il ragazzo dell'agenzia ci dice che ha ricevuto anche una caparra di 5000€ per bloccare la casa e che se non procediamo alla successione ereditaria o successione di morte(scusate non conosco i termini precisi) la casa non può essere venduta poichè ancora intestata a mio padre deceduto il problema è che il notaio per una successione ereditaria ha calcolato una spesa di circa 11 mila euro che ovviamente di questi tempi sono un miraggio aggiungendo poi che è una spesa inutile visto che c'è un bel testamento e che io e mia sorella lo accettiamo al 101%. Lo comunico all'agenzia e questo ragazzo mi inizia a fare storie che la procedura è lunga e che un testamento deve restare in deposito almeno 1 mese dalla trascrizione per renderlo poi effettivamente legittimo e di fare una procedura più veloce ovvero la classica successione di morte ( quella da 11 mila € ) e che l'acquirente ha fretta di concludere...noi non disponiamo di tale cifra quindi gli abbiamo detto che non era nostra intenzione procedere in tale maniera e che saremmo andati come ci ha consigliato il notaio e di comunicarlo all'acquirente alchè qualche giorno dopo ci richiama il ragazzo dell'agenzia dicendo che l'acquirente ha parlato con la banca e che rifiuta di concedere un prestito se la proprietà che si sta per acquistare è stata ricevuta tramite un testamento e che se non procediamo a sistemare questa cosa spendendo gli 11 mila euro per poi vendergli l'immobile...aggiungendo che ha già dato una caparra all'agenzia e che ci porterà in tribunale.
Il nostro notaio appena gli abbiamo raccontato il tutto ha detto comunque che non ha mai sentito di tali problematiche ricollegate ad un testamento sopratutto quando viene tacitamente accettato al 100% dagli unici eredi e trascritto da un notaio detto ciò il nostro notaio di famiglia chiama l'agenzia e quest'ultima gli fa spiegare da un certo "Marco" costui si presenta a telefono come un "consulente finanziario" che con un testamento di mezzo la banca non avrebbe mai concesso dei soldi al cliente a quel punto il notaio gli chiede di presentarsi in maniera completa aggiungendo che tutti dietro un telefono possiamo presentarci come avvocato,architetto,direttore di banca,ecc. e gli chiede così per quale banca esso lavori in modo tale da potersi informare..."Marco" a quel punto dice che non è un informazione che gli interessava e che funzionava così punto e basta...vabbè poi la telefonata è andata per altre strane che non sto qui a raccontarvi.
La mia domanda è: "l'acquirente ha parlato con la banca e che rifiuta di concedere un prestito se la proprietà che si sta per acquistare è stata ricevuta tramite un testamento" è la verità?oppure è solo una scusa per spingerci a fare le cose più velocemente e poter poi venderla velocemente ed intascare la percentuale?inizio a pensare che sia tutto un giochetto se ricollego anche la telefonata dal "finto consulente" che lavora in banca ma che è un segreto di stato e non si poteva sapere per quale banca lavorasse.
Resto in attesa di qualche consiglio ragazzi ho cercato di essere il più breve possibile e chiara.
Grazie mille gentilissimi.
Il succo:
ho perso mio padre recentemente e qualche settimana fa io e mia sorella abbiamo ricevuto chiamata dal nostro notaio comunicandoci che c'era un testamento da aprire ebbene l'abbiamo aperto ed ovviamente c'era scritto ciò che ci aspettavamo di trovare ovvero che era tutto diviso al 50% e 50% tranne per la casa in cui viviamo io e mio marito ( mio padre viveva con noi stabilmente da molti anni e lo abbiamo accudito fino al trapasso essendo che mia sorella vive in Germania da moltissimi anni ) precisando che la sua volontà era che la metà di quest'ultima andasse alla sottoscritta ( è un appartamentino di circa 80 mila € ).Nessun problema da parte di mia sorella ovviamente che già era al corrente delle volontà di nostro padre e accetta senza alcun problema le condizioni citate nel testamento.( Totale appartamenti 4/monolocali 2 di cui monolocali (2) e appartamenti (2) siti a Cercola si trovano in un unico edificio mentre gli altri (2) si trovano in due città diverse uno a Casoria dove viviamo attualmente e un altro a Napoli(centro)ed una macchina.) la successione testamentaria ancora non l'abbiamo fatta perchè mia sorella potrà presenziare solo il mese prox.
Il problema e qui vorrei dei chiarimenti:
Quando mio padre era in vita voleva vendere 1 di questi appartamenti del valore di circa 100/130 mila euro adesso che non c'è più io e mia sorella abbiamo incaricato un agenzia che aveva il compito di vendere questo immobile continuando nel suo lavoro ha trovato un acquirente che ha richiesto un prestito in banca (Concesso) quindi tutto perfetto fino a quando il ragazzo dell'agenzia ci dice che ha ricevuto anche una caparra di 5000€ per bloccare la casa e che se non procediamo alla successione ereditaria o successione di morte(scusate non conosco i termini precisi) la casa non può essere venduta poichè ancora intestata a mio padre deceduto il problema è che il notaio per una successione ereditaria ha calcolato una spesa di circa 11 mila euro che ovviamente di questi tempi sono un miraggio aggiungendo poi che è una spesa inutile visto che c'è un bel testamento e che io e mia sorella lo accettiamo al 101%. Lo comunico all'agenzia e questo ragazzo mi inizia a fare storie che la procedura è lunga e che un testamento deve restare in deposito almeno 1 mese dalla trascrizione per renderlo poi effettivamente legittimo e di fare una procedura più veloce ovvero la classica successione di morte ( quella da 11 mila € ) e che l'acquirente ha fretta di concludere...noi non disponiamo di tale cifra quindi gli abbiamo detto che non era nostra intenzione procedere in tale maniera e che saremmo andati come ci ha consigliato il notaio e di comunicarlo all'acquirente alchè qualche giorno dopo ci richiama il ragazzo dell'agenzia dicendo che l'acquirente ha parlato con la banca e che rifiuta di concedere un prestito se la proprietà che si sta per acquistare è stata ricevuta tramite un testamento e che se non procediamo a sistemare questa cosa spendendo gli 11 mila euro per poi vendergli l'immobile...aggiungendo che ha già dato una caparra all'agenzia e che ci porterà in tribunale.
Il nostro notaio appena gli abbiamo raccontato il tutto ha detto comunque che non ha mai sentito di tali problematiche ricollegate ad un testamento sopratutto quando viene tacitamente accettato al 100% dagli unici eredi e trascritto da un notaio detto ciò il nostro notaio di famiglia chiama l'agenzia e quest'ultima gli fa spiegare da un certo "Marco" costui si presenta a telefono come un "consulente finanziario" che con un testamento di mezzo la banca non avrebbe mai concesso dei soldi al cliente a quel punto il notaio gli chiede di presentarsi in maniera completa aggiungendo che tutti dietro un telefono possiamo presentarci come avvocato,architetto,direttore di banca,ecc. e gli chiede così per quale banca esso lavori in modo tale da potersi informare..."Marco" a quel punto dice che non è un informazione che gli interessava e che funzionava così punto e basta...vabbè poi la telefonata è andata per altre strane che non sto qui a raccontarvi.
La mia domanda è: "l'acquirente ha parlato con la banca e che rifiuta di concedere un prestito se la proprietà che si sta per acquistare è stata ricevuta tramite un testamento" è la verità?oppure è solo una scusa per spingerci a fare le cose più velocemente e poter poi venderla velocemente ed intascare la percentuale?inizio a pensare che sia tutto un giochetto se ricollego anche la telefonata dal "finto consulente" che lavora in banca ma che è un segreto di stato e non si poteva sapere per quale banca lavorasse.
Resto in attesa di qualche consiglio ragazzi ho cercato di essere il più breve possibile e chiara.
Grazie mille gentilissimi.