PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ehhh, bella domanda. Francamente non saprei. Immagino si attesti sul quantum dell'offerta

Una proposta "farlocca", per vedere come la tua ex reagisce, all'esca dei quattrini tutti e subito, e' cio' che ti occorre fare.

Posso imnaginare le facce indignate di alcuni colleghi bempensanti che leggono di queste note lontane dal coro.

Per fare la manovra senza "sbavature" ti occorre l'assistenza di un immobiliarista.

Se riuscirai a strappare la firma della tua ex, anche su una pratica, che per mille motivi non e' poi andata a buon fine, quel dato convenuto, diverra' Storico tra le di voi parti.

Da li' "muoverai" nella tua azione di vendita con i "successivi" acquirenti.

Gli immobiliaristi piu' bravi, riescono a far "fluttuare", i ternini convenuti dalla parte venditrice, fino all'avvento della parte acquirente.

Ne potrai trovare di validi girando tra le tante agenzie

Resta inteso che per poter fare una buona manovra ti occorre avere pronta la differenza poco prima del rogito.
 
Ultima modifica:

angy2015

Membro Assiduo
anche se la casa è in vendita a 260k puoi comunque dire all'agenzia di accogliere eventuali proposte a prezzo inferiore e quando una di queste arriverà la sottoporrai alla ex formalizzando il tutto e qualora non venga accettata e volessi chiudere la vicenda puoi avviare una causa di scioglimento della comunione, la casa sarà venduta all'asta e se il prezzo scendesse troppo puoi anche acquistarla tu stesso.
 

Rosa1968

Membro Storico
Posso imnaginare le facce indignate di alcuni colleghi bempensanti che leggono di queste note lontane dal coro.
più che benpensanti colleghi che non cercano rogne, perché quando ci sono di mezzo gli ex, che lo sono diventati non a caso, non è che scorrono bei pensieri .... si controllano a vicenda e l'uno aspetta il passo falso dell'altro. Poi complichiamolo con l'avvento del ruspante agente immobiliare e la frittata è fatta.
Per la casa devono andare d'accordo, si devono fidare, e prendere consapevolezza che se si impuntano le cose potrebbero peggiorare. Due anni di vendita non sono uno scherzo .....
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
riconoscere il debito vuol dire tutto e nulla.
al di là della... riconoscenza hai in mano un titolo esecutivo o il solo gentlemen agreement di defalcare il debito dalla sua quota parte?

ps.
il valore dell'immobile, se non sono indiscreto, da chi è stato stimato?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
più che benpensanti colleghi che non cercano rogne, perché quando ci sono di mezzo gli ex, che lo sono diventati non a caso, non è che scorrono bei pensieri .... si controllano a vicenda e l'uno aspetta il passo falso dell'altro. Poi complichiamolo con l'avvento del ruspante agente immobiliare e la frittata è fatta.
Per la casa devono andare d'accordo, si devono fidare, e prendere consapevolezza che se si impuntano le cose potrebbero peggiorare. Due anni di vendita non sono uno scherzo .....

Per quanto hai esposto, sul piano tecnico, non si puo' certamente darti torto.

In quei casi, una seppur piccola scintilla, puo' scatenare il botto tra le parti.

Detto questo, la domanda dell'utente, non era volta a come si debba svolgere in piena normalita', una compravendita.

Bensi' specificatamente posto, a come "costringere" un comproprietario, ad abbassare il prezzo del bene comune.

Come se il contadino, alla domanda dove crescono le cliegie, spiegasse dove crescono le patate.

Le patate si coltivano nella terra e il terreno bisogna prepararlo per renderlo leggero, fin dall'autunno precedente.

Risposta tecnicamente ineccepibile.
 

Rosa1968

Membro Storico
Si devono formare le volontà con il giusto modo e tempo. Purtroppo quel debito che rimane fisso a differenza invece del prezzo della casa che invece sta diminuendo la porta a prendere posizioni.
 

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