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Valerio Spallina
Ospite
Come dice Salves, sei in una botte di ferro : puoi comprare tu al prezzo irrisorio del cugino (ma è sicuro che anche tuo zio intervenga, avendo pari diritti di prelazione).Nessuno in questa storia è coltivatore diretto, fino ad oggi.Il nostro obbiettivo sarebbe quello di vendere bene la nostra quota; ma dall'altra parte non c'è volonta ad acquistare ad un prezzo decoroso, in quanto si fanno forza sui loro 2/3 di proprietà.Se proprio devo dividere chiedo prima l'annullamento dell'atto.In merito all'annullamento dell'atto mi potreste dare informazioni più dettagliate circa i tempi di prescrizione, tempi del procedimento, costi e quant'altro?
Grazie
Alla fine avrete il 50 del bene.
Poi subito dopo puoi chiedere la divisione giudiziale.
Il giudice nominerà un CTU, perito tecnico del giudice, che farà una stima del bene.
Se il bene è divisibile facilmente e senza danno, il CTU farà due quote che andranno a sorteggio fra voi e lo zio.
Se il bene non fosse facilmente divisibile o con danno, il giudice chiederà chi dei due eredi è disposto a comprare la quota dell'altro, al prezzo della perizia.
Nel caso nessuno dei due volesse comprare la quota dell'altro, il bene verrebbe messo all'asta.
Non so come ci si regola nel caso lo volessero tutti e due ; credo andrebbe lo stesso all'asta, ma controllerò se ti interessa.
Potresti già muoverti subito facendo inviare, meglio da un avvocato, raccomandate a.r. allo zio venditore ed al cugino acquirente che intendi esercitare i tuoi diritti di legge per il riscatto a prezzo del rogito.
Se si spaventano, ti offriranno il prezzo equo per comprare la vostra quota (hai idea di qual'è questo prezzo equo).
Ciao
Valerio