si...per il libretto d'assegni serve un conto corrente.....alcune banche lo danno già all'apertura.....o te lo da il consulente con qui fai il conto o, finito con lui, vai in cassa e te lo fai dare, mentre bancomat e carte di credito arrivano dopo qualche giorno....
il discorso è (sperando che non leggano mai questo thread.....
): fate l'atto con gli assegni bancari, che, una volta segnati sul rogito, dopo la sottoscrizine vengono consegnati al venditore (tuo padre)....quando uscite e vi bevete il caffè
hi
te li riconsegna e tu li tieni dove vuoi (dopo 6 mesi è prescritto.....nel senso che anche se viene presentato la banca chiede conferma e, in caso di diniego tuo, viene restituito insoluto, non protestato e prescritto (insomma, carta straccia)......dopo qualche tempo, tuo padre chiuderà l'attuale conto e ne aprirà uno nuovo, così che, alla successione tra 100 anni, quando si verificheranno eventualmente i contri correnti, non ci sarà più il conto su cui tuo padre avrà "versato" l'assegno, ma solo conti aperti successivamente al rogito.......
attenzione però che ci potrebbe essere un problema che niente ha a che fare con la tua famiglia: il fatto di dichiarare che una certa somma è stata versata da tizio o caio potrebbe comportare accertamenti dall'agenzia delle entrate.....quindi meglio di tutto sarebbe consigliarti con un avvocato o col notaio stesso e vedere insieme le cose.....nell'atto potrebbe essere scritto, per esempio, un incasso differito, cioè non immediato alla stipula...... qualcosa del tipo: "la parte venditrice dichiara che l'incasso dei suddetti assegni avverrà non prima di 15 giorni dalla data odierna", così un domani potrai sempre dire, se venissero fuori problemi, che aspettavi dei soldi e che non avendoli incassati hai bloccato l'icasso di tuo padre accordandoti di dargli un po' alla volta (magari facendoti fare qua e là qualche quietanza di pagamento dal tu' babbo)
insomma......come vedi non è così immediata la cosa se la vuoi fatta bene e senza rischi per il futuro, per cui...ripeto: consigliati con un avvocato o notaio prima di fare ****zz.......
altra cosa, che mi stavo dimenticando, ma anche questa da approfondire è la donazione per matrimonio, definita dal codice civile come irrevocabile:
Art. 805.
Donazioni irrevocabili.
Non possono revocarsi per causa d'ingratitudine, né per sopravvenienza di figli, le donazioni rimuneratorie e quelle fatte in riguardo di un determinato matrimonio.
NON dovrebbe esser applicabile al tuo caso (la "sopravvivenza di figli" è una figura che prevede la mancata conoscenza da parte del donante di avere dei figli al momento della donazione)....ma chiedere non costa nulla.
altro aspetto da approfondire, se sia valida una dichiarazione fatta da tuo padre che asseveri il fatto di aver dato in passato (ancor meglio datando) x soldi a un tuo fratello e y soldi all'altro e che quindi con l'atto di donazione intende tutti saldati in parti uguali.......o qualcosa di simile....magari ripetuta in un testamento...chiedi anche questo........ti sto riferendo alcune idee man mano che mi vegnono...