nonnopino

Membro Junior
Il concetto è che il box deve essere di pertinenza e quindi utile all'appartamento a cui è legato.

Non puoi vendere a Roma e compere a Bergamo.
Ci deve essere complementarità.
Per esempio a Milano potresti comperare un box a 2 km da casa perché la città ne è priva.
In un paese piccolo ciò non è possibile e distanze da casa alla pertinenza diminuiscono.

infatti, ovviamente :)
in realta' non mi serve al momento, pero' potrebbe verificarsi il caso di rivendere il box (comprato due anni fa) indipendentemente dalla casa (comprata dieci anni fa). mia madre che ci abita non ha la macchina e non lo usa. e potrebbe non interessare, un domani, a chi compera (il box e' vicino ma non vicinissimo).

Grazie,
C.
 

pegpao

Nuovo Iscritto
Scusate, mi intrometto perchè questa discussione mi interessa da vicino!!! Proprio ieri il notaio ci ha detto che, in base alla L. 122/89 (citata nel nostro atto di acquisto), non possiamo rivendere la nostra casa senza il box (che avremmo tanto voluto tenere:triste:)... Ma il Comune può modificare, su nostra richiesta, questo dato di fatto??? Grazie a tutti per le risposte.
 

allberto

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Se non erro ti puoi tenere il box, basta che:
- paghi la differenza del 6% se comperata ad i.v.a. e del 7% se comperata da privato
- aggiungi il 30% del 6% o del 7%
- aggiungi gli interessi che Umberto ha citato precedentemente

Non sono sicurissimo ma la cosa dovrebbe funzionare visto che con lo stesso procedimento si può fare con le case.
 

pegpao

Nuovo Iscritto
Da quello che ho capito ieri con il notaio, si tratta di due cose diverse...
Il box è pertinenza della casa e passa di proprietà al nuovo acquirente anche se non lo cito nell'atto di vendita, quindi è meglio calcolarlo nel prezzo altrimenti sarebbe come se glielo regalassi!!!
Mi sta venendo in mente che forse potrei tenermi l'usufrutto....??? Qualcuno sa dirmi se è possibile???
Grazie ancora a tutti.
 

allberto

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
se vuoi tenerti il box basta che dividi catastalmente la cosa. costa alcune centinaia di euro.
incarichi un geometra e lui te lo fa.
non penso che loro abbiano molta voglia di darti l'usufrutto del box, vorrebbe dire che non lo possono usare in quanto detentori solo della nuda proprietà.
solo alla tua morte, per effetto elastico della proprietà, diventerebbero proprietari a tutti gli effetti.
 

infoprodottimmobiliari

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
ciao pegpao,
ti sei risposto da solo, precisamente parli della legge tognoli se non ricordo male del 1989, dove la stessa regolamenta la possibilità di distinare almeno una pertinenza ad ogni immobile per i fabbricati in costruzione, ove mai il terreno coplessivo lo consentisse, annullando quindi la possibilità che es. con 12 appartamenti e 12 p.ti auto possa esserci chi ne ha due e chi nessuno!

quindi nel tuo caso non puoi vendere il tuo appartamento senza la sua pertinenza a meno di due casi : uno non hai acquistato il box con il tuo appartamento, magari successivamente, due : hai anche un posto auto, quindi puoi vendere quella come pertinenza e tieni il box auto.

quanto all'usufrutto, oltre a non aver mai sentito, scusa, ma una cosa cosi cervellotica e strana, credo non si possa fare e poi mi chiedo ma quale acquirente accetterebbe di acquistare un garage senza usarlo??

ciao
 

pegpao

Nuovo Iscritto
Nessuna delle due cose... quindi sarò costretta a venderlo...
L'usufrutto mi è venuto in mente solo perchè io non ci parcheggerei l'auto, quindi il nuovo acquirente potrebbe usarlo e lo pagherebbe una sciocchezza... a me servono il soppalco e gli scaffali come deposito!! Cervellotica... mi rendo conto!!!
:)

ciao e grazie
 

shenute

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Un caso simile:

Tizio ha una casa, abitazione principale. Acquista successivamente un locale C/2 e lo rende pertinenza.
Dopo un anno lo vuole vendere.
Il notaio afferma che c'è da pagare plusvalenza del 20% e anche perdita delle agevolazioni in caso di mancato riacquisto entro un anno.

Per quanto riguarda la plusvalenza, per evitarla, fino ad ora non ci sono risoluzioni dell'agenzia delle entrate.
C'è una interpello del 2008 ma ancora senza risposta.
Grazie a chi porterò qualcosa di nuovo a questa discussione

Nell'allegato in formato pdf, c'è il sunto di avrie interpellanze. Per trovare quella di cui stiamo parlando, dopo aver aperto il documento, cercare: "plusvalenza"
 

Allegati

  • Rassegna Notizie Notarili APRILE 2008 _Boni_.pdf
    550,7 KB · Visite: 63

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Tizio ha una casa, abitazione principale. Acquista successivamente un locale C/2 e lo rende pertinenza.
Dopo un anno lo vuole vendere.
Il notaio afferma che c'è da pagare plusvalenza del 20% e anche perdita delle agevolazioni in caso di mancato riacquisto entro un anno.

Per quanto riguarda la plusvalenza, per evitarla, fino ad ora non ci sono risoluzioni dell'agenzia delle entrate.
C'è una interpello del 2008 ma ancora senza risposta.
Grazie a chi porterò qualcosa di nuovo a questa discussione

Nell'allegato in formato pdf, c'è il sunto di avrie interpellanze. Per trovare quella di cui stiamo parlando, dopo aver aperto il documento, cercare: "plusvalenza"

Nell'allegato si dice che non c'è plusvalenza...

In ragione di quanto esposto, fermo restando che la durata del vincolo pertinenziale debba
necessariamente essersi protratta per la maggior parte del periodo intercorso tra l’acquisto o
costruzione e la cessione
, si è escluso che la cessione infraquinquennale di una pertinenza da
ricomprendersi, come dianzi descritto, nella nozione di “unità immobiliare adibita ad abitazione
principale”, seppur avvenuta separatamente dal fabbricato principale, determini plusvalenza tassabile
ai sensi dell’art. 67, comma 1, lettera b) del Tuir.
 

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