mletiziam

Nuovo Iscritto
Professionista
Buongiorno, sono un architetto e mi trovo di fronte ad una situazione un po' "particolare": un cliente mi chiede come deve comportarsi il tutore legale di una persona incapace di intendere e di volere, nel momento in cui ritiene opportuna la vendita di un immobile inutilizzato di proprietà dell'interdetto (ancora in vita), nei confronti degli eventuali eredi.
Vanno obbligatoriamente messi al corrente dell'intenzione di vendita?
Possono, questi, invalidare la vendita, una volta avvenuta?
Vi ringrazio anticipatamente.

P.S.
Sono nuova del forum, non ho trovato la sezione in cui presentarmi, perdonatemi :)
 

Avv Luigi Polidoro

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Professionista
L'art. 424 c.c. stabilisce che all'interdetto si applichino le disposizioni sulla tutela del minore (artt. 357 e ss. c.c.).
Il tutore dovrà quindi chiedere al tribunale l'autorizzazione alla vendita del bene (art. 375 c.c.).
Non vi è ragione di preoccuparsi degli interessi / volontà dei familiari dell'interdetto, il tutore agisce nella cornice procedimentale del c.p.c. e deve interfacciarsi soltanto con il Tribunale.
 

mletiziam

Nuovo Iscritto
Professionista
Mi dicono che il bene sia stato venduto alla figlia del tutore, ad un prezzo più basso del valore effettivo e la cosa appare molto sospetta. Non si può far nulla?
 

angy2015

Membro Assiduo
E' vero che il tutore risponde al giudice e non agli eredi ma se c'è una truffa le cose possono andare diversamente.
Se ho capito bene, il tuo cliente sarebbe un erede del tutelato. In tal caso se la cifra in ballo è elevata e soprattutto se ci sono altri beni che potrebbero essere distolti potresti consigliare il cliente di andare a parlare col giudice accompagnato da un avvocato e con documentazione del malaffare.
Se non ottengono risultati soddisfacenti possono intentare una causa anche penale dopo consulto col legale di fiducia, meglio sarebbe se la facessero tutti i coeredi insieme.
Ho visto manovre analoghe, ad esempio immobili di pregio locati a basso prezzo con contratti di comodo per poi poterli vendere a basso valore a persone compiacenti.
La vendita alla figlia del tutore a prezzo scontato è abbastanza evidente come lesione del tutelato ma purtroppo la giustizia fà brutti scherzi e non sempre si riesce ad aver ragione anche perchè in genere le tutele, quando non sono assegnate ad un parente, il giudice le assegna a persona di sua "fiducia" e poi difficilmente riconoscerà di aver sbagliato.
Un noto personaggio aveva acquistato la mega villa dove risiede a un decimo del valore, anche meglio considerando arredi etc, pagata in comode rate.
La tutelata quando diventò maggiorenne intentò causa ma non sò se sia riuscita ancora ad aver ragione, intanto il noto personaggio e anche il tutore sono di casa nei tribunali e non si preoccupano di questa vicenda che è per loro marginale.
 

Avv Luigi Polidoro

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Professionista
Il tutore avrà richiesto l'autorizzazione al tribunale ed agito di conseguenza.
Prima di ogni azione, prendere copia dell'istanza del tutore e della autorizzazione concessa dal tribunale, quindi effettuare visura presso i RR.II. per acquisire la nota di trascrizione.
Soltanto così potrete valutare se il tutore ha agito legittimamente.
 

Silvio Luise

Membro Attivo
Agente Immobiliare
.....giusto per capire: ma non esiste una perizia asseverata preventiva dove il giudice tutelare puo'valutare con più' cognizione di causa l'operazione di vendita?
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto