Buongiorno a tutti,
ho un problema con una compravendita, si tratta di un rustico accatastato al N.C.E.U con area pertinenziale di circa 1300 mq e ulteriore lotto di terreno però agricolo confinante di circa 5.000 mq, di proprietà dello stessa persona. Se per il rustico non ci sono problemi, i problemi nascono per il terreno agricolo in quanto soggetto al diritto di prelazione.
L'acquirente è interessato all'acquisto del rustico solo se acquista anche gli altri 5.000 mq di terra (già fatto proposta a prezzo ed accettata da parte del venditore, se pure con la sospensiva relativa al diritto di prelazione).
Per cercare di scoraggiare i confinanti dall' esercitare il diritto di prelazione, si era pensato ( con l'ok anche del Notaio della parte acquirente) di dare al terreno agricolo un valore molto alto (quasi il triplo del valore di mercato) le parti si erano accordate di venirsi incontro sull'aumento delle tasse da pagare sul valore del terreno (12%).
però qualche giorno fà l'acquirente mi richiama per dirmi che la sua banca gli fa dei problemi a concedergli il mutuo sul terreno, chiedendomi quindi di abbassare il valore da dare al terreno.
Ora siccome i confinanti sono tutti parenti (serpenti direi io) e fra loro non corre buon sangue, il proprietario "teme" che pur di fargli un dispetto potrebbero esercitare il diritto di prelazione anche ad un prezzo quasi doppio del valore reale (100mila contro i 50mila di valore reale) e qui ci stiamo un po' bloccando.
Volevo chiedervi se invece non si potesse procedere in quest'altro modo, premettendo che l'acquirente non è nè coltivatore diretto nè imprenditore agricolo:
Compravendita subito del rustico e contestuale contratto di locazione decennale del terreno, con canone annuale già concordato e possibilità acquisto trascorsi 3/4 anni, il temo necessario affinchè l'affittuario (acquirente) non diventi lui stesso il detentore del diritto di prelazione sul terreno.
secondo voi è possibile???
Spero di essere stato chiaro, forse troppo prolisso e me ne scuso.
Auguro a tutti una Buona Pasqua
ho un problema con una compravendita, si tratta di un rustico accatastato al N.C.E.U con area pertinenziale di circa 1300 mq e ulteriore lotto di terreno però agricolo confinante di circa 5.000 mq, di proprietà dello stessa persona. Se per il rustico non ci sono problemi, i problemi nascono per il terreno agricolo in quanto soggetto al diritto di prelazione.
L'acquirente è interessato all'acquisto del rustico solo se acquista anche gli altri 5.000 mq di terra (già fatto proposta a prezzo ed accettata da parte del venditore, se pure con la sospensiva relativa al diritto di prelazione).
Per cercare di scoraggiare i confinanti dall' esercitare il diritto di prelazione, si era pensato ( con l'ok anche del Notaio della parte acquirente) di dare al terreno agricolo un valore molto alto (quasi il triplo del valore di mercato) le parti si erano accordate di venirsi incontro sull'aumento delle tasse da pagare sul valore del terreno (12%).
però qualche giorno fà l'acquirente mi richiama per dirmi che la sua banca gli fa dei problemi a concedergli il mutuo sul terreno, chiedendomi quindi di abbassare il valore da dare al terreno.
Ora siccome i confinanti sono tutti parenti (serpenti direi io) e fra loro non corre buon sangue, il proprietario "teme" che pur di fargli un dispetto potrebbero esercitare il diritto di prelazione anche ad un prezzo quasi doppio del valore reale (100mila contro i 50mila di valore reale) e qui ci stiamo un po' bloccando.
Volevo chiedervi se invece non si potesse procedere in quest'altro modo, premettendo che l'acquirente non è nè coltivatore diretto nè imprenditore agricolo:
Compravendita subito del rustico e contestuale contratto di locazione decennale del terreno, con canone annuale già concordato e possibilità acquisto trascorsi 3/4 anni, il temo necessario affinchè l'affittuario (acquirente) non diventi lui stesso il detentore del diritto di prelazione sul terreno.
secondo voi è possibile???
Spero di essere stato chiaro, forse troppo prolisso e me ne scuso.
Auguro a tutti una Buona Pasqua