Buona sera a tutti, e grazie in anticipo a chi avrà tempo e voglia da dedicare a questo lungo post
Io e il mio fidanzato siamo incappati in una situazione un po' spinosa e parecchio fastidiosa. Con molta fatica e pazienza e dopo la magica scomparsa di improbabili acquirenti rivali, siamo riusciti a firmare il compromesso di vendita con un privato versando una caparra confirmatoria del 10%. L'acquisto dell'immobile comprende l'arredamento su misura (esplicitamente indicato sul preliminare) ed esclude soggiorno e camera da letto.
Dopo la firma del contratto sono sorte due problematiche strettamente legate tra di loro. In breve, il venditore dopo averci detto che per lui vendere la casa senza o con arredamento non avrebbe fatto la differenza, ha cambiato idea e ha iniziato a fare pressione affinchè comprassimo i suoi mobili. Noi non siamo intenzionati a farlo, non tanto per la cifra richiesta quanto perchè non rispecchiano i nostri gusti. Dopo aver espresso queste considerazioni, il venditore ci ha accusato di volerlo fregare dicendo che lui ci era venuto incontro con il prezzo poichè pensava che alla fine gli avremmo acquistato i mobili.
Oggi ci ha chiesto quando avremmo voluto fare l'atto perchè non sapendo come fare per liberarsene si trovava in difficoltà. Il problema che dice di avere è che pensava di ricevere da noi una caparra pari al 20%, che gli avrebbe permesso di far fronte a più spese e ci ha proposto di dargli 6000 euro per permettergli di sbarazzarsi del mobiglio. Questi 6000 euro saranno poi scalati dal totale dell'importo dovuto al momento dell'atto.
Ora: è fuori discussione che io tiri fuori altri soldi prima del rogito anche se con una scrittura privata.
Andrò dal notaio a chiedere consiglio la prossima settimana, ma siccome non ci dormo la notte, vorrei avere una mezza idea sullo scenario che potrebbe prospettarsi. Dal momento che noi non gli diamo niente prima del rogito, nel caso lui non riesca a lasciare la casa entro la data indicata cosa dobbiamo fare? Fissando un' altra data durante l'atto e mettendo una penale per ogni giorno di ritardo, sarei effettivamente tutelata? Riuscirei effettivamente a riscuoterla senza stressarmi per vie legali? Oppure mi conviene trattenere parte dell'importo dovuto presso il notaio?
Ultima (lo giuro) precisazione: il testo del compromesso recità che l’atto notarile di trasferimento dovrà essere stipulato da notaio entro e non oltre il 31 gennaio 2017 e che in caso del procrastinarsi del rilascio di tutta la documentazione di legge necessaria alla stipula del rogito , la data del rogito potrà superare la data sopra indicata. In tale caso la parte promettente , provvederà a consegnare gli immobili alla parte promissoria entro e non oltre il 28 febbraio 2017 senza richiede alcun compenso oneroso.
Io e il mio fidanzato siamo incappati in una situazione un po' spinosa e parecchio fastidiosa. Con molta fatica e pazienza e dopo la magica scomparsa di improbabili acquirenti rivali, siamo riusciti a firmare il compromesso di vendita con un privato versando una caparra confirmatoria del 10%. L'acquisto dell'immobile comprende l'arredamento su misura (esplicitamente indicato sul preliminare) ed esclude soggiorno e camera da letto.
Dopo la firma del contratto sono sorte due problematiche strettamente legate tra di loro. In breve, il venditore dopo averci detto che per lui vendere la casa senza o con arredamento non avrebbe fatto la differenza, ha cambiato idea e ha iniziato a fare pressione affinchè comprassimo i suoi mobili. Noi non siamo intenzionati a farlo, non tanto per la cifra richiesta quanto perchè non rispecchiano i nostri gusti. Dopo aver espresso queste considerazioni, il venditore ci ha accusato di volerlo fregare dicendo che lui ci era venuto incontro con il prezzo poichè pensava che alla fine gli avremmo acquistato i mobili.
Oggi ci ha chiesto quando avremmo voluto fare l'atto perchè non sapendo come fare per liberarsene si trovava in difficoltà. Il problema che dice di avere è che pensava di ricevere da noi una caparra pari al 20%, che gli avrebbe permesso di far fronte a più spese e ci ha proposto di dargli 6000 euro per permettergli di sbarazzarsi del mobiglio. Questi 6000 euro saranno poi scalati dal totale dell'importo dovuto al momento dell'atto.
Ora: è fuori discussione che io tiri fuori altri soldi prima del rogito anche se con una scrittura privata.
Andrò dal notaio a chiedere consiglio la prossima settimana, ma siccome non ci dormo la notte, vorrei avere una mezza idea sullo scenario che potrebbe prospettarsi. Dal momento che noi non gli diamo niente prima del rogito, nel caso lui non riesca a lasciare la casa entro la data indicata cosa dobbiamo fare? Fissando un' altra data durante l'atto e mettendo una penale per ogni giorno di ritardo, sarei effettivamente tutelata? Riuscirei effettivamente a riscuoterla senza stressarmi per vie legali? Oppure mi conviene trattenere parte dell'importo dovuto presso il notaio?
Ultima (lo giuro) precisazione: il testo del compromesso recità che l’atto notarile di trasferimento dovrà essere stipulato da notaio entro e non oltre il 31 gennaio 2017 e che in caso del procrastinarsi del rilascio di tutta la documentazione di legge necessaria alla stipula del rogito , la data del rogito potrà superare la data sopra indicata. In tale caso la parte promettente , provvederà a consegnare gli immobili alla parte promissoria entro e non oltre il 28 febbraio 2017 senza richiede alcun compenso oneroso.