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smoker

Ospite
Io ho subito inviato una raccomandata R.R. alla controparte con oggetto:"Recesso contrattuale per inadempimento del venditore". Poi mi sono comunque presentato davanti al notaio al rogito che ha confermato la sussistenza del diritto di prelazione. A quel punto, andato a monte la compravendita, ho incaricato un legale per la causa contro la parte venditrice.

A mio parere Temax non si ritiene più vincolato dal contratto. Poi bisognerebbe conoscere l' attuale volontà di controparte. Il problema è vedere se Temax ha ragione e se si è comportamento bene. Dai pochi elementi indicati nel thread può aver ragione, ma c'è anche la possibiltà di prendere sonora cantonata. L' avvocato incaricato da Temax, avendo tutte le carte in mano, può sciogliere il nodo Gordiano. Per questo motivo volevo conoscere il parere del legale di Temax. Comunque le strade per una futura transazione sono sempre aperte.
saluti

Smoker
 

aatercasa

Membro Attivo
Agente Immobiliare
in presenza di un diritto di prelazione il venditore tramite ufficiale giudiziario doveva eseguire la seconda presentazione sempre tramite l'ufficiale giudiziario la sua proposta alla cifra di 200, aspettare 60 giorni e in mancaza di risposta puo tranquillamente rogitare.
 

Terranovella

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Salve,
faccio una proposta d'acquisto che viene accettata per un immobile libero da oneri, pesi e vincoli.
La casa è affittata, ma mi viene assicurato che all'inquilino è stato fatto esercitare regolarmente il suo diritto di prelazione.
Due giorni prima dell'atto scopro che l'atto di significazione al locatario era stao trasmesso per un importo minore della mia proposta e pertanto il diritto di prelazione persisteva ancora.
Decido di non comprare più e chiedo il doppio della caparra in restituzione.
La parte venditrice si rifiuta e sono costretto ad andare in causa.
Cosa ne pensate?
intanto, nella locazione a uso abitativo il diritto di prelazione non è previsto per legge come nel caso di locazione a uso commerciale, salvo espressamente articolato ed accettato dalle parti nel contratto di locazione.
In secondo luogo se nell'atto di significazione al locatore (come lo chiami tu) è stato messo un importo MINORE senza fare riferimento in dettaglio alla tua proposta d'acquisto ma come comunicazione di aver posto in vendita l'immobile a quel prezzo, per tutti gli importi uguali o superiori a quello indicato il diritto di prelazione decade; pertanto, se così fosse, saresti tu ad essere inadempiente.
Tutt'al più, per eccesso di zelo, si poteva richiedere all'inquilino di comparire al definitivo di compravendita per sottoscrivere formale rinuncia al diritto di prelazione.
In fine, se le mie ipotesi fossero giuste, ti consiglio vivamente di non affidarti mai più al Notaio a cui ti sei rivolto
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
nella locazione a uso abitativo il diritto di prelazione non è previsto per legge come nel caso di locazione a uso commerciale,
Esiste, nel caso di disdetta alla prima scadenza, con la motivazione della vendita, se il locatore non ha altri immobili oltre a quello locato e alla sua abitazione principale.
In ogni caso, questa discussione è del 2010 😉
 

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