Buongiorno a tutti,
due mesi fà acquisisco un immobile, neanche il tempo di metterlo in disponibilità e ricevo subito una proposta d'acquisto scritta da un mio vecchio cliente la quale dopo 5 gg riesco a farla accettare per iscritto dal venditore e dopo altre 5 gg dò comunicazione dell'avvenuta accettazione all'acquirente. Non consegno il deposito infruttifero (che con l'accettazione è diventato caparra conformatoria) al venditore perché prima voglio dare un occhiata alla documentazione e fare delle visure. (come premesso non ne ho avuto il tempo prima)
Dò un'occhiata alla documentazione e mi accorgo che sull'atto di provenienza c'è un diritto di prelazione a favore dell'ater in caso di alienazione dell'immobile in oggetto. Mi faccio carico di aiutarlo a cancellare questo diritto recandomi più volte negli uffici dell'Ater.
Effettuo una visura ipotecaria e mi accorgo che da poco era stato trascritto un decreto ingiuntivo da parte di una banca.
Nonostante tutto, l'acquirente (che nel frattempo tengo aggiornato sulla situazione) non si fa prendere dal panico e decide di proseguire con l'acquisto.
Scopro che ci sono liti pendenti con il condominio su questioni strettamente condominiali e ci sono arretrati per circa un anno.
Per farla breve, ho fissato più volte appuntamenti per sottoscrivere un preliminare ma avvolte con una scusa, a volte con altre il venditore si tira sempre indietro.
A distanza di due mesi il venditore mi viene in ufficio, e mi dice che non gli stanno bene più le condizioni accettate ma vuole ventimila euro in più. Ovviamente, mi arrabbio perché mi sento preso in giro e chiamato l'acquirente gli riconsegno la caparra.
Mi rimane in mano: proposta accettata con la controfirma dell'acquirente per presa visione dell'accettazione, copia degli assegni circolari che l'acquirente aveva preparato per il preliminare, raccomandate fatte all'ater per la cancellazione del diritto di prelazione ed una dichiarazione dell'Acquirente che ritira la caparra a seguito d'inadempienza del Venditore a proseguire il contratto accettato.
Secondo voi, ho possibilità di fare un azione legale nei confronti del Venditore che nel frattempo è volato all'estero in vacanza?
Grazie mille per le gradite risposte.
due mesi fà acquisisco un immobile, neanche il tempo di metterlo in disponibilità e ricevo subito una proposta d'acquisto scritta da un mio vecchio cliente la quale dopo 5 gg riesco a farla accettare per iscritto dal venditore e dopo altre 5 gg dò comunicazione dell'avvenuta accettazione all'acquirente. Non consegno il deposito infruttifero (che con l'accettazione è diventato caparra conformatoria) al venditore perché prima voglio dare un occhiata alla documentazione e fare delle visure. (come premesso non ne ho avuto il tempo prima)
Dò un'occhiata alla documentazione e mi accorgo che sull'atto di provenienza c'è un diritto di prelazione a favore dell'ater in caso di alienazione dell'immobile in oggetto. Mi faccio carico di aiutarlo a cancellare questo diritto recandomi più volte negli uffici dell'Ater.
Effettuo una visura ipotecaria e mi accorgo che da poco era stato trascritto un decreto ingiuntivo da parte di una banca.
Nonostante tutto, l'acquirente (che nel frattempo tengo aggiornato sulla situazione) non si fa prendere dal panico e decide di proseguire con l'acquisto.
Scopro che ci sono liti pendenti con il condominio su questioni strettamente condominiali e ci sono arretrati per circa un anno.
Per farla breve, ho fissato più volte appuntamenti per sottoscrivere un preliminare ma avvolte con una scusa, a volte con altre il venditore si tira sempre indietro.
A distanza di due mesi il venditore mi viene in ufficio, e mi dice che non gli stanno bene più le condizioni accettate ma vuole ventimila euro in più. Ovviamente, mi arrabbio perché mi sento preso in giro e chiamato l'acquirente gli riconsegno la caparra.
Mi rimane in mano: proposta accettata con la controfirma dell'acquirente per presa visione dell'accettazione, copia degli assegni circolari che l'acquirente aveva preparato per il preliminare, raccomandate fatte all'ater per la cancellazione del diritto di prelazione ed una dichiarazione dell'Acquirente che ritira la caparra a seguito d'inadempienza del Venditore a proseguire il contratto accettato.
Secondo voi, ho possibilità di fare un azione legale nei confronti del Venditore che nel frattempo è volato all'estero in vacanza?
Grazie mille per le gradite risposte.