Buon giorno,
Un mese fa abbiamo avvistato finalmente una bella villetta a schiera con un prezzo conveniente e che rientra nel nostro budget disponibile.
Visitiamo l’immobile con l’agente incaricata che praticamente non riesce a proferire parola perché interrotta costantemente dal proprietario che partecipa alla visita facendo in continuazione battute del tipo ''ci aggiustiamo, vi vengo incontro su tutto ecc ecc.''
Insomma, cercava di sviolinarci riguardo un futuro trattamento a nostro favore.
Veniamo poi a conoscenza, in agenzia, che l’immobile ha subito in passato un pignoramento (praticamente già risolto, manca solo un passaggio) ed è stata iscritta un’ ipoteca a favore della banca. La spiegazione è stata: un amico del proprietario ha richiesto un mutuo per poter prestate i soldi al proprietario che per estinguere il debito dovrà cedere metà del valore della casa. Abbiamo poi saputo, tra l’altro, che il proprietario in questione ha dovuto vendere altre due case in Calabria perché non riusciva più a pagarne le spese.
Ci pensiamo su tra dubbi e preoccupazioni ma veniamo rassicurati dall’ agenzia. Decidiamo di fare una proposta.
Sapendo che lui aveva già accettato precedentemente un’offerta di 240k optiamo per 238k con un preliminare di ben 70k per aiutarlo e garantendo a nostro favore il pagamento dell’immobile tramite contanti.
L’ agente ci richiama dopo una settimana circa dicendo che il proprietario è assolutamente contrario a consegnare le chiavi all’ atto perché non saprebbe dove andare dato che la casa che vorrebbe acquistare non ha neanche l’impianto elettrico e il riscaldamento. Richiede quindi due mesi per avere la possibilità di traslocare e di sistemarsi.
Ora, il nostro dubbio è:
1. Chi ci assicura che lui vada via veramente dopo due mesi dall’atto?
2.Chi ci assicura che non spenda i 70k del preliminare per altri scopi e non abbia intenzione di presentarsi all’ atto? E soprattutto, se non riuscisse a risarcirci il doppio della caparra non avendo più i soldi in suo possesso noi perderemmo i 70k?
3.Nel caso in cui ci fosse il processo e noi vincessimo la causa e quindi ci concederebbero la casa lui dove andrebbe? Potrebbe tranquillamente rimanere ancora all’ interno dell’immobile fino alla fine dei suoi giorni, vero? Non esiste uno sfratto! Hanno pure bloccato gli sfratti fino a fine anno…
4.Quali sono le tempistiche della giustizia italiana in questi casi?
Scusate ma siamo molto impauriti, abbiamo paura di imbatterci in qualcosa di veramente insidioso…
Grazie a chi leggerà!
Un mese fa abbiamo avvistato finalmente una bella villetta a schiera con un prezzo conveniente e che rientra nel nostro budget disponibile.
Visitiamo l’immobile con l’agente incaricata che praticamente non riesce a proferire parola perché interrotta costantemente dal proprietario che partecipa alla visita facendo in continuazione battute del tipo ''ci aggiustiamo, vi vengo incontro su tutto ecc ecc.''
Insomma, cercava di sviolinarci riguardo un futuro trattamento a nostro favore.
Veniamo poi a conoscenza, in agenzia, che l’immobile ha subito in passato un pignoramento (praticamente già risolto, manca solo un passaggio) ed è stata iscritta un’ ipoteca a favore della banca. La spiegazione è stata: un amico del proprietario ha richiesto un mutuo per poter prestate i soldi al proprietario che per estinguere il debito dovrà cedere metà del valore della casa. Abbiamo poi saputo, tra l’altro, che il proprietario in questione ha dovuto vendere altre due case in Calabria perché non riusciva più a pagarne le spese.
Ci pensiamo su tra dubbi e preoccupazioni ma veniamo rassicurati dall’ agenzia. Decidiamo di fare una proposta.
Sapendo che lui aveva già accettato precedentemente un’offerta di 240k optiamo per 238k con un preliminare di ben 70k per aiutarlo e garantendo a nostro favore il pagamento dell’immobile tramite contanti.
L’ agente ci richiama dopo una settimana circa dicendo che il proprietario è assolutamente contrario a consegnare le chiavi all’ atto perché non saprebbe dove andare dato che la casa che vorrebbe acquistare non ha neanche l’impianto elettrico e il riscaldamento. Richiede quindi due mesi per avere la possibilità di traslocare e di sistemarsi.
Ora, il nostro dubbio è:
1. Chi ci assicura che lui vada via veramente dopo due mesi dall’atto?
2.Chi ci assicura che non spenda i 70k del preliminare per altri scopi e non abbia intenzione di presentarsi all’ atto? E soprattutto, se non riuscisse a risarcirci il doppio della caparra non avendo più i soldi in suo possesso noi perderemmo i 70k?
3.Nel caso in cui ci fosse il processo e noi vincessimo la causa e quindi ci concederebbero la casa lui dove andrebbe? Potrebbe tranquillamente rimanere ancora all’ interno dell’immobile fino alla fine dei suoi giorni, vero? Non esiste uno sfratto! Hanno pure bloccato gli sfratti fino a fine anno…
4.Quali sono le tempistiche della giustizia italiana in questi casi?
Scusate ma siamo molto impauriti, abbiamo paura di imbatterci in qualcosa di veramente insidioso…
Grazie a chi leggerà!