X gli agenti immobiliari: mi spiegate che senso ha fare proposta subordinata al mutuo con caparra e assegno non consegnato al venditore? Non sarebbe il caso di articolare meglio le proposte?
Smoker
Sciolto il vincolo del mutuo si procede col compromesso.
I titoli vengono incassati, le provvigioni pure, si va' a registrare e ciascuno si prende le proprie responsabilita', di venire oppure no, al rogito.
In sintesi, questa sarebbe la corretta articolazione, della chiusura di una procedura di vendita, che si era aperta con un vincolo sospensivo.
Diverso e', come si sospetta in questo caso, quando l'acquirente non dispone del liquido per il compromesso, ad incatenare a se' il venditore.
Saltando il preliminare e la sua registrazione, giungendo direttamente al rogito, lasciando aperto un anello fondamentale di quella catena, che consente liberta' al venditore, di allontanarsi senza colpo perire.
Se e' vero, che le case, si compra e si vendono, utilizzando i soldi, fino ad un secondo prima del rogito, le preghiere si sprecano.
Fin li' puo' succedere di tutto e addio mediazioni.
In una vendita piuttosto congrua, mi capito', di dover andare dal capo dei verdi locale, a corrispondergli una mediazione, perche' "desistesse" col suo cliente.
Lo stesso venditore, aveva consentito lui, azione e procedure di vendita, intanto che la pratica col mio cliente procedeva.
Cosi', perizia e delibera di quel "secondo cliente", di quell'altra agenzia, si resero efficaci, a due tre settimane prima dal rogito, col "primo cliente".
Una sorta di corsa al fotofinish, tra due agenzie, e' cio' che probabilmente e' accaduto pure in questa vicenda.
A meno che, non si voglia credere, che tanti venditori "schivino" i quattrini a loro destinati.
Oppure che gli agenti, manomettano le pratiche, ponendole a rischio, per qualche mille in piu'.
Andando cosi' a rilevare pure quanto esposto dal @KappaPi.
Che ha una visione degli agenti immobiliari, diversa, da quella largamente diffusa.
Giudicandoli piu' furbi di quello che sono.
In una vicenda simile, uno dei due mediatori sa', spesso gia' dalla prima visita, che su quel prodotto, e' accesa una trattativa assai avanzata da un altro soggetto.
Uno dei due mediatori (e a volte pure tre), sa' benissimo, che non dovrebbe essere li'.
Da cio' si desume che la furbizia sia un'altra cosa.
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