In assenza di delibere comunali, il minimo da versare è 12 euro per ciascun versamento (art. 1, comma 168, legge 296/2006 richiamato dall’art. 9, comma 7, D.Lgs. n°23/2011). I 12 euro che sono esenti, ritengo che debbano essere computati come totale dell’imposta dovuta (senza ulteriori calcoli sul disaggregato parziale riferito alla quota erariale e alla quota comunale).
Grazie per il tuo intervento.
Intanto ho materia per nuove riflessioni....
Scontato il fatto che se il tributo dovuto supera i 12 euro, si deve pagare in unica soluzione e non suddividere in due acconti, rimane l'incertezza sull'importo minimo e come valutarlo.
Il mio comune ha deliberato un importo minimo di 2 (due euro), il che sembrerebbe escludere casi di incertezza
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Ma è anche interessante la risposta che il corriere della sera -economia dà ad un quesito, che riporto:
"Proprietario di prima casa e di un box non pertinente. Per il box l'IMU ammonterebbe a 7,28 euro. Sono valori da sommare a quello della casa o in quanto inferiori a 12 euro , da non conteggiare?"
La risposta data è a seguente:
Il versamento dell'imposta è cumuulativo, sia pure con codici tributo distinti, ed il pagamento minimo di 12 euro, deve intendersi riferito all'imposta complessiva dovuta.
Non viene dato con la risposta nessun riferimento normativo, ma mi pare interessante questa affermazione sul cumulo. Sembra che il criterio proposto prescinda dai singoli differenti tributi: se il totale supera 12€, si compila l'F24, se non no.