Buongiorno a tutti,
Pochi giorni fa ho scoperto che la casa del mio vicino, disabitata da almeno 4 anni, non ha un contatore del gas ma usufruisce del mio contatore quindi con impianto collegato al mio impianto. Questo in quanto la sua casa proviene da un frazionamento effettuato a fine anni 90 : l'ex proprietario di casa mia aveva frazionato la sua casa cedendo la parte più piccola alla sorella. In barba alle regole, non avevano avvertito la società del gas (immagino che anche a quei tempi fosse richiesto un nuovo contatore) ma trattandosi di fratelli avevano lasciato tutto in famiglia. 6 anni fa, la sorella ha venduto la casa. L acquirente (mio attuale vicino) non l ha mai abitata né attivato le utenze. 1 anno fa io ho acquistato la casa dagli eredi del fratello (il proprietario che aveva frazionato), e ho attivato il mio contatore a mio nome, ignara di tutta questa storia. Ad oggi la casa del vicino è disabitata ma se volesse accendere il gas, potrebbe farlo. Come mi posso tutelare? Se domani lui abitasse o vendesse la casa, mi troverei responsabile dei suoi consumi, nonostante abbia visto un dispositivo di defalco per il conteggio dei suoi consumi. Inoltre, la società del gas non è a conoscenza di coprire due unità immobiliari e potrebbe accusarmi di essere a conoscenza della situazione. Immagino che se staccassi il suo impianto compirei un reato. Posso intimarlo di staccarsi con una lettera considerando che la sua casa e' vuota da anni e viene meno l obbligo di garantire le utenze? Sarebbe utile sapere se è una prassi diffusa per i tempi passati e quali sono gli obblighi adesso: sanare la situazione o lasciarla com'è? Inoltre, puo vendere una casa con una situazione cosi?
Grazie mille
Pochi giorni fa ho scoperto che la casa del mio vicino, disabitata da almeno 4 anni, non ha un contatore del gas ma usufruisce del mio contatore quindi con impianto collegato al mio impianto. Questo in quanto la sua casa proviene da un frazionamento effettuato a fine anni 90 : l'ex proprietario di casa mia aveva frazionato la sua casa cedendo la parte più piccola alla sorella. In barba alle regole, non avevano avvertito la società del gas (immagino che anche a quei tempi fosse richiesto un nuovo contatore) ma trattandosi di fratelli avevano lasciato tutto in famiglia. 6 anni fa, la sorella ha venduto la casa. L acquirente (mio attuale vicino) non l ha mai abitata né attivato le utenze. 1 anno fa io ho acquistato la casa dagli eredi del fratello (il proprietario che aveva frazionato), e ho attivato il mio contatore a mio nome, ignara di tutta questa storia. Ad oggi la casa del vicino è disabitata ma se volesse accendere il gas, potrebbe farlo. Come mi posso tutelare? Se domani lui abitasse o vendesse la casa, mi troverei responsabile dei suoi consumi, nonostante abbia visto un dispositivo di defalco per il conteggio dei suoi consumi. Inoltre, la società del gas non è a conoscenza di coprire due unità immobiliari e potrebbe accusarmi di essere a conoscenza della situazione. Immagino che se staccassi il suo impianto compirei un reato. Posso intimarlo di staccarsi con una lettera considerando che la sua casa e' vuota da anni e viene meno l obbligo di garantire le utenze? Sarebbe utile sapere se è una prassi diffusa per i tempi passati e quali sono gli obblighi adesso: sanare la situazione o lasciarla com'è? Inoltre, puo vendere una casa con una situazione cosi?
Grazie mille