Salve a tutti,
8 anni fa, ho acquistato un appartamento in una villa quadrifamigliare, condividendo le scale di accesso al mio appartamento, posto al primo piano, con il mio vicino (gli altri due appartamenti hanno ingressi al piano terreno) .
A rogito effettuato, dopo circa tre settimane, il mio vicino mi domanda se può allargare il suo appartamento; in pratica doveva avanzare il suo ingresso, usufruendo di circa due mq. di pianerottolo (considerato parte comune). Io accetto, non pretendendo alcuna somma di denaro in cambio, chiedendo però di informarsi con il costruttore (o presso il notaio, prima del suo rogito)se era il caso di apportare delle variazioni anche alla mia planimetria. Il vicino mi riferisce che non si rendeva necessaria alcuna modifica e quindi nelle planimetrie sui ns. rogiti, non risulta alcun avanzamento del suo appartamento (segnati 3,5 mq di pianerottolo, mentre sono solamente 1,5 mq).
Ora ho deciso di mettere in vendita il mio appartamento ed un probabile acquirente, a cui ho esposto i fatti, si è informato e mi ha riferito che secondo il suo “consulente”, la planimetria deve essere aggiornata.
Ho chiesto al mio vicino di rivolgersi ad un geometra od altro professionista, riferendogli che le spese sarebbero state a suo carico (non avendo io avuto alcun beneficio), allorchè lui mi ha ribadito che, essendo io a voler vendere, sarei io che dovrei sostenermi tutte le spese.
A questo punto Vi chiedo se:
- sia corretta l’osservazione fatta dal mio probabile acquirente;
- sia io a dover pagare le spese al professionista, per la modifica effettuata dal mio vicino;
- debba denunciare il mio vicino per appropriazione indebita (interpellato il costruttore, il quale nega di aver fatto lui i lavori di ampliamento e che secondo lui potrebbero essere stati effettuati dopo il rogito...mah, evidentemente non vuole affrontare la spesa).
Ringrazio anticipatamente per le Vs. eventuali osservazioni/consigli.
8 anni fa, ho acquistato un appartamento in una villa quadrifamigliare, condividendo le scale di accesso al mio appartamento, posto al primo piano, con il mio vicino (gli altri due appartamenti hanno ingressi al piano terreno) .
A rogito effettuato, dopo circa tre settimane, il mio vicino mi domanda se può allargare il suo appartamento; in pratica doveva avanzare il suo ingresso, usufruendo di circa due mq. di pianerottolo (considerato parte comune). Io accetto, non pretendendo alcuna somma di denaro in cambio, chiedendo però di informarsi con il costruttore (o presso il notaio, prima del suo rogito)se era il caso di apportare delle variazioni anche alla mia planimetria. Il vicino mi riferisce che non si rendeva necessaria alcuna modifica e quindi nelle planimetrie sui ns. rogiti, non risulta alcun avanzamento del suo appartamento (segnati 3,5 mq di pianerottolo, mentre sono solamente 1,5 mq).
Ora ho deciso di mettere in vendita il mio appartamento ed un probabile acquirente, a cui ho esposto i fatti, si è informato e mi ha riferito che secondo il suo “consulente”, la planimetria deve essere aggiornata.
Ho chiesto al mio vicino di rivolgersi ad un geometra od altro professionista, riferendogli che le spese sarebbero state a suo carico (non avendo io avuto alcun beneficio), allorchè lui mi ha ribadito che, essendo io a voler vendere, sarei io che dovrei sostenermi tutte le spese.
A questo punto Vi chiedo se:
- sia corretta l’osservazione fatta dal mio probabile acquirente;
- sia io a dover pagare le spese al professionista, per la modifica effettuata dal mio vicino;
- debba denunciare il mio vicino per appropriazione indebita (interpellato il costruttore, il quale nega di aver fatto lui i lavori di ampliamento e che secondo lui potrebbero essere stati effettuati dopo il rogito...mah, evidentemente non vuole affrontare la spesa).
Ringrazio anticipatamente per le Vs. eventuali osservazioni/consigli.