Visto che fino ad oggi "tutti" erano d'accordo che se io compro direttamente a scapito dell'Agenzia con la quale avevo già fatto proposta più bassa, scavalcandola, il fattore matematico e il lasso breve di tempo trascorso, dovrebbe dare sicurezza all'Agenzia che la provvigione sia dovuta, da entrambe le parti
Nel tuo caso agenzia 3% + 3% su 280.000 = 16.800 + IVA ma tu speravi di chiudere con un 5.000 ? E il venditore con ZERO.... non mi quadrano i conti, e manco i conti con tempo passato di 6 mesi
L'agenzia aveva proposto l'acquisto con 280k + 10k di commissioni per l'acquirente, e io per tale importo avevo firmato la proposta. I 280k corrispondevano all'importo minimo a cui il venditore si era impegnato a vendere.
Essendo, all'epoca della proposta e a mia insaputa - scaduto il contratto tra venditore e agenzia, il venditore per qualche motivo a me sconosciuto non ha voluto accettare e l'agenzia è stata vaga dichiarando una "impossibilità di portare a termine la trattativa" ed escludendo altre strade.
Io non sapevo neanche chi fosse il venditore e l'ho sentito al telefono per la prima volta solo in seguito al cartello, scoprendo che era una donna inglese che aveva vissuto in italia per qualche anno.
Dopo l'accordo, lei chiese: "come facciamo con l'agenzia?" (nel frattempo erano trascorsi 7 mesi dalla mia visita e quindi 8 dalla scadenza del contratto)
E io: "non lo so, scriverò loro una raccomandata proponendomi di pagare il 50% della commissione prevista sulla mia proposta di acquisto originaria e vedo che rispondono".
La venditrice a sua volta mi disse che anche lei aveva una commissione prevista in teoria, ma che l'agente immobiliare era un cugino di una sua amica, e che di conseguenza le erano state promesse zero commissioni lato venditore, che avrebbe proposto anche lei il 50% e al momento dell'atto mi disse che l'agenzia a lei aveva accettato tale proposta. (a me alla raccomandata non fu mai risposto, ma la ricevuta di ritorno era firmata dall'agente).
Quindi 10k previsti per l'acquirente e 0k per il venditore, ebbero 5k dal venditore e 0k da me in quanto mi fecero una prima causa per 10k e una seconda causa qualche mese dopo (per la quale chiesi l'accorpamento alla prima) dicendo che il calcolo dei 10k era sbagliato e avevano mutato la richiesta in 16k se non ricordo male. (sulla proposta di acquisto su era scritto esplicitamente l'importo 10k).
Alla causa portarono anche un testimone (la segretaria dell'agenzia, che io non avevo mai visto prima tra l'altro) che dichiarò che ero stato io a tirarmi indietro dalla trattativa perché non avrei avuto i soldi per pagare l'immobile e avrei chiesto a lungo e pregando di restituirmi la caparra perché ero in difficoltà economiche (tutto falso, io avevo incontrato ogni volta l'agente immobiliare ma nessun altro era in agenzia quella sera, ed ero fermamente interessato ad acquistare perché cercavo esattamente in quell'isolato). Alle accuse io dovetti rispondere mostrando un SMS in cui era l'agente che mi sollecitava ad andare a ritirare l'assegno della caparra perché la trattativa non poteva essere portata a termine, in quanto nonostante lui mi avesse detto le difficoltà di interagire con il venditore io avevo lasciato ulteriore tempo affinché potessero trovare una soluzione. Mai mi fu proposto di incrementare il prezzo di acquisto di qualche k, cosa che presumibilmente avrei accettato.
Chiudo qua, ma non risponderò ulteriormente nel caso leggessi commenti al riguardo sulla mia buona fede.
Poi, tecnicamente, sono aperto alla discussione, ove interessasse.
grazie per l'attenzione e per i commenti.
Poi chiaro è che il giudice, quel santo ma spesso incapace, possa stabilire quel che gli va....tanto lui di certo pagherà ZERO + ZERO + ZERO in ogni caso