brina82

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Io sono un mediatore civile. Di solito le parti sono affiancate da un legale, questa volta no ( per motivi economici). Io ho chiesto il parere di un legale che si occupa di condomini che conosco, ma non c’è fino a martedì. Per fortuna i due non sono ai ferri corti. Il venditore non aveva idea di questa delibera perché risiede all’estero, e queste sono state consegnate all’acquirente solo dopo diffida ( ho tutta la documentazione con me). Il problema tra i due non è pagare o meno le spese, ma chi dei due dovrà portare il conto all’amministrazione. La delibera assembleare così fatta a me sembra al limite della legalità. No Francesca, sono tutte spese per ripristino parti pericolanti facciata e impermeabilizzazione del tetto, almeno questa è la dicitura presente nei consuntivi, non è lo stesso lavoro ma riguarda parti diverse in momenti diversi e tutti questi lavori possono essere riferiti a quell’assemblea antecedente alla vendita. Ieri ho sentito di nuovo il notaio ( almeno un professionista serio) il quale sarebbe anche disponibile a modificare il rogito previo pagamento per definire in modo equo e inequivocabile la ripartizione di queste. Ma resterebbe sempre il nodo di chi poi dovrà rivalersi sull’amministratore, ì problema è stato causato dalla mancata comunicazione al notaio delle specifiche di quella delibera.
Se quella delibera si riferisse anche a questi lavori, allora il venditore chiede il conto all'amm.re e lo manda al Notaio.

E' chiaro che se io venditore vedo che l'amm.re si è dimenticato qualcosa (e cioè che vi erano dei lavori x deliberati), non faccio lo gnorri...

Quindi cosa ne può sapere l'ignaro acquirente???

Mi pare un qualcosa di talmente ovvio: o non si paga, chiamando in causa l'amm.re (il venditore chiama in causa l'amm.re! Proprio a limite, l'acquirente scrive al venditore, che a sua volta scrive all'amm.re...), oppure il venditore paga e poi chiama in causa l'amm.re... che gli dirà "brutto idiota non hai visto che mi sono dimenticato sta cosa...???"

In ogni caso sarebbero affari del venditore e dell'amm.re; non capisco perché si dovrebbe rettificare l'atto, da cui già così come è si evincerebbe la "chiarezza" di tutto.
 
Ultima modifica:

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Questo spinge il
venditore a non voler pagare
Il venditore non vuole pagare perché non era a conoscenza di questa delibera e relativo costo. Ma giustamente e per lo stesso motivo non deve pagare nemmeno l’acquirente! La responsabilità resta in capo al venditore che dovrà ben sborsare l’intera somma per poi eventualmente rivalersi sull’amministratore. Di fatto, se lo avesse saputo lo avrebbe pagato.
Sarei curiosa di vedere l’intero testo riportato sulla liberatoria. Da capire anche, come mai il venditore non è mai stato informato dall’amministratore in merito, perché non gli è mai stata inviata mail con relativo verbale di assemblea.
 

elisa35

Membro Attivo
Privato Cittadino
@Michela_ Alla seconda domanda ti posso rispondere tranquillamente: non lo ha letto come la maggioranza delle persone. Se i conteggi fossero stati fatti tenendo presente le decisioni dell’assemblea , lo avrebbe fatto. In realtà mi pare che abbiano diviso come se si trattasse di spese ordinarie, sebbene siano straordinarie. Nulla devo parlare con l’amministrazione, gli invierò una pec chiedendo un riscontro urgente.
 

elisa35

Membro Attivo
Privato Cittadino
Se quella delibera si riferisse anche a questi lavori, allora il venditore chiede il conto all'amm.re e lo manda al Notaio.

E' chiaro che se io venditore vedo che l'amm.re si è dimenticato qualcosa (e cioè che vi erano dei lavori x deliberati), non faccio lo gnorri...

Quindi cosa ne può sapere l'ignaro acquirente???

Mi pare un qualcosa di talmente ovvio: o non si paga, chiamando in causa l'amm.re (il venditore chiama in causa l'amm.re! Proprio a limite, l'acquirente scrive al venditore, che a sua volta scrive all'amm.re...), oppure il venditore paga e poi chiama in causa l'amm.re... che gli dirà "brutto idiota non hai visto che mi sono dimenticato sta cosa...???"

In ogni caso sarebbero affari del venditore e dell'amm.re; non capisco perché si dovrebbe rettificare l'atto, da cui già così come è si evincerebbe la "chiarezza" di tutto.
Da quello che ho capito a partire da quella delibera , se un condomino nota un cornicione pericolante , intonaco che si stacca, chiama in amministrazione e questa fa pervenire operai con il cestello per rimettere a posto, non vengono avvisati i condomini e neanche fatto un preventivo di spesa. Il notaio mi ha spiegato che data la situazione lui avrebbe potuto specificare meglio nel rogito come ripartirle, ad esempio fino alla data X dopo il rogito le paga il venditore, successivamente l’acquirente. Personalmente non trovo corretto che un venditore debba assumersi l’onere di pagamenti dopo x anni dal rogito o che sia costretto a portare in causa l’amministrazione o il condominio per una delibera fatta ad mentula canis, tra l’altro omessa. Non trovo neanche corretto che queste spese siano però a carico dell’acquirente che non poteva agire quando è stata fatta. @Michela_ Non posso postare il documento, perché non sono io una delle parti ma la dicitura presente è “Dichiariamo inoltre che non sono stati deliberati lavori di straordinaria manutenzione “. Sembra una dichiarazione standard a cui sono stati aggiunti i dati delle parti.
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Personalmente non trovo corretto che un venditore debba assumersi l’onere di pagamenti dopo x anni dal rogito
Il venditore deve pagare (è responsabile in solido) per le spese deliberate quando lui era proprietario dell’immobile (quindi deliberate precedentemente, pure una settimana prima, dall’atto notarile), anche se i lavori vengono eseguiti in un secondo momento. Questo salvo patti contrari.
o che sia costretto a portare in causa l’amministrazione o il condominio per una delibera fatta ad mentula canis, tra l’altro omessa
Se il venditore avesse letto il verbale ricevuto a seguito riunione condominiale se ne sarebbe potuto accorgere. Direi che le colpe sono di entrambi, venditore e amministratore. Non è normale non leggere i verbali!

Non capisco però (abbi pazienza) se si cerca un “colpevole” o un accordo?
 

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