impegno da parte del suo compagno a trasferire a titolo gratuito la propria quota di immobile;

Se nell'accordo propedeutico lui dichiara di essere debitore nei confronti di lei dell'intera somma pari al 50% della quota (bisogna riuscire a dimostrarlo con evidenze sensate...) allora si può fare un trasferimento non oneroso e non la donazione.... idea di un notaio per un caso simile.
 
il motivo per cui lo fareste voi è chiaro.
e il motivo per cui la banca dovrebbe accettare che mi sfugge.
o meglio: è il motivo per cui NON ACCETTERA' che mi sono abbastanza chiari :)
L'accollo liberatorio può essere ottenuto, si tratta di una fattispecie ricorrente nella prassi delle controversie stragiudiziali, perché la tendenza ad acquistare immobili in comproprietà senza la previa stipula di un contratto di convivenza è tristemente frequente.
Naturalmente la ex convivente dovrà offrire un garante appetibile per la banca: può trattarsi del nuovo compagno, di un parente....
 
Se nell'accordo propedeutico lui dichiara di essere debitore nei confronti di lei dell'intera somma pari al 50% della quota (bisogna riuscire a dimostrarlo con evidenze sensate...) allora si può fare un trasferimento non oneroso e non la donazione.... idea di un notaio per un caso simile.
Cosa intendi per trasferimento non oneroso che non sia donazione?
Mi chiedo poi per quale motivo tutti si preoccupino di NON stipulare una donazione, quando chi sta andando ad acquisire l'immobile lo sta facendo a titolo gratuito...
Se la ex convivente potrà avere difficoltà a rivendere l'immobile, si tratta di un rischio che potrà assumersi tranquillamente perchè mi sembra che l'affare sia comunque molto vantaggioso per la stessa.
Se poi la banca dovesse rifiutare l'accollo liberatorio per tale ragione, le parti individueranno un'altra soluzione.
 
) impegno da parte del suo compagno a trasferire a titolo gratuito la propria quota di immobile;
2) previo accollo liberatorio, che la ex compagna si impegnerà a procurargli (si può prevedere un termine entro cui ciò dovrà avvenire, eventualmente prevedendo che trascorso tale termine l'accordo perderà efficacia - le soluzioni possono essere molte);
3) dichiarazione della ex compagna di non avere più nulla a pretendere da lui per somme da lei versate in passate con riferimento all'immobile (mutuo, condominio ristrutturazione imposte).
troppo bravo .... e siamo in un blog!
 
L'accollo liberatorio può essere ottenuto, si tratta di una fattispecie ricorrente nella prassi delle controversie stragiudiziali, perché la tendenza ad acquistare immobili in comproprietà senza la previa stipula di un contratto di convivenza è tristemente frequente.
Naturalmente la ex convivente dovrà offrire un garante appetibile per la banca: può trattarsi del nuovo compagno, di un parente....

assolutamente corretto; rimane da vedere se c'è qualcuno disposto a tale impegno gratis ed amore deis.
a quel punto se c'è, forse varrebbe la pena di cedergli tramite compravendita la quota dell'ex convivente? è pù onerosa ma senz'altro più pulita e meno "penalizzante" a fronte di un imprevedibile futuro.
 

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