Sì, alla fine della fiera concordo anche io con questa soluzione (visto che non vuole in alcun modo pagare le tasse come seconda casa per il nuovo immobile). In termini di futura incommerciabilità, ci sarà la solita assicurazione, in caso di alienazione futura...
C'è anche il vantaggio che con la donazione credo possa farla senza dover chiedere alcun assenso, anche se c'è un mutuo di mezzo. Ma non ci giurerei. Non essendoci uno spostamento di denaro (è una donazione!), ma solo la somma da pagare al notaio,
forse non serve l'assenso della banca mutuante.
Però non mi sento affatto sicuro di questa cosa.
Se il mutuo lo paga la mamma, il fatto che diventi proprietaria per 1/3 + usufruttuaria per 2/3 (anziché semplicemente usufruttuaria) può solo essere una cosa positiva per l'istituto mutuante, che vede un immobile maggiormente in capo a chi paga le rate.
Ma è tutto da vedere: secondo me, anche in caso di donazione, una verifica con l'istituto mutuante va fatta, prima di chiedere preventivi al notaio e imbarcarsi nella donazione.
Non capisco la tua ironia assolutamente inadeguata al contesto. Io non risponderò più a domande poste in modo così sarcastico e offensivo nei nostri confronti.
Non offenderti. La postante non sa davvero cosa si intende per 'vizio occulto', e soprattutto non sa che ultimamente su questo forum si parla di vizio occulto anche nel caso di scheggiamento di un'unghia. Non ha capito la battuta perché non poteva essere in grado di capirla, non avendo ancora la conoscenza di senso comune che hanno tutti coloro che scrivono qui da un po' di tempo.
Un'altra considerazione importante è che se la mamma viene fatta diventare proprietaria (nuda proprietà per 1/3 + usufrutto per 1/3 = proprietà per 1/3), al suo decesso, che prima o poi (speriamo più tardi possibile) si verificherà, le 3 sorelle saranno eredi. Si porrà quindi il problema di dover rinunciare all'eredità, oppure ereditare e vendere. Questo problema sarà comunque presente, rogito attuale o non rogito attuale, dal momento che quando viene a mancare la mamma, le 3 sorelle diventano proprietarie in pari quota.
In sintesi, con la donazione della nuda proprietà alla mamma, ci si libera oggi del problema, rimandandolo alla data del suo decesso, quando subentra l'eredità.