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crash

Ospite
potrei fare una causa per adempimento, ma avendo lui i beni all'estero, diventerebbe lunga e dispendiosa
 
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Ospite
Ora io mi chiedo, al di là di quello che è stato aggiunto a penna che sia importante o meno, è corretto farlo? si può invalidare? ripeto a me andrebbe bene in quanto uscirei da tutti questi problemi
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti!
Mi trovo in una brutta situazione e mi sarebbe davvero d'aiuto sentire qualche parere al riguardo.
L'acquirente ha firmato la proposta di acquisto irrevocabile stampata dall'agenzia, io venditore firmo l'accettazione, prendo l'assegno di caparra confirmatoria (che costituisce contratto preliminare) ma aggiungo una correzione a penna riguardo gli standard degli impianti dell'immobile, più che una correzione è un'aggiunta.
Ora le cose si complicano: l'acquirente ha firmato questa proposta di acquisto perchè a sua volta avrebbe dovuto vendere il proprio immobile ma questo all'estero, dove dopo aver firmato la proposta di acquisto l'acquirente ha comunque diritto di recesso, e così è avvenuto. Trovandosi ora con un contratto da adempiere, senza aver realizzato la vendita, cerca di invalidarlo attaccandosi all'aggiunta fatta a penna e non controfirmata da lui.
I termini per l'adempimento sono già scaduti da mesi. Ora l'agenzia pretende la mediazione da entrambe le parti.
Io senza nessuna colpa mi ritrovo a dover pagare l'agenzia (la caparra che ho accettato non copre le spese), l'immobile non venduto e a quanto pare non posso nemmeno venderlo ad altri finchè "l'acquirente" non mi firma una liberatoria.
Come mi devo comportare? E' possibile annullare questo contratto?

Trova un accordo con l'acquirente.

Se riesci a farlo in separata sede dall'agente immobiliare è meglio.

La metà di quanto hai incassato resterà a te ed egli ti rilascerà la liberatoria definitiva.

Per quanto riguarda le mediazioni, la questione è delicata.
I rapporti sussistono tra te e la parte acquirente.
Lui è, che dovrebbe costituire la provvista necessaria, consegnartela e tu andar pagando il mediatore.

Gli avvocati in questo caso ci sguazzano.
Necessita uscire al piu' presto da questa situazione.

La legge, prevede che alla firma della proposta, bisogna emettere fattura.
Se hai firmato la proposta una legittima fattura nei tuoi confronti è già pronta, ciò aldilà delle firme scarabocchiate prima o dopo la firma della proposta.

Resta tuttavia pure l'obbligazione tra la parte acquirente e il mediatore.

Con la metà della caparra vedi di riuscire a chiudere i rapporti con l'intermediario ed esci in via definitiva da questo groviglio.


Per ottenere il tuo obiettivo, puoi renderti disponibile con il mediatore a collaborare, presenziare, fornire informazioni su quanto è accaduto durante la trattativa.
Già il tuo parziale pagamento renderà aò mediatore la vita meno difficile nel recupero del suo credito.

Restando disponibile a pagare il corrispettivo residuo dovuto all'agenzia, contestualmente e se l'acquirente, verrà obbligato ad ottemperare alle mediazioni.

Se il mediatore deciderà di avanzare nell'azione di recupero e riuscirà a perseguire il suo fine, resterai disponibile.
Diversamente, passato un periodo di tempo tra di voi concordato, la questione cadrà in prescrizione e sarai libero da ogni vincolo.
 
Ultima modifica:
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crash

Ospite
ok quando e cosa ha risposto. Devi illustrare i termini temporali per darti il giusto consiglio

L'acquirente non si è più fatto vedere e sentire...ho dovuto contattarlo io, e lui continua a dire che il contratto è nullo e che vuole andare davanti a un giudice, ma io temo di dover poi pagare agenzia e spese legali
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti!
Mi trovo in una brutta situazione e mi sarebbe davvero d'aiuto sentire qualche parere al riguardo.
L'acquirente ha firmato la proposta di acquisto irrevocabile stampata dall'agenzia, io venditore firmo l'accettazione, prendo l'assegno di caparra confirmatoria (che costituisce contratto preliminare) ma aggiungo una correzione a penna riguardo gli standard degli impianti dell'immobile, più che una correzione è un'aggiunta.
Ora le cose si complicano: l'acquirente ha firmato questa proposta di acquisto perchè a sua volta avrebbe dovuto vendere il proprio immobile ma questo all'estero, dove dopo aver firmato la proposta di acquisto l'acquirente ha comunque diritto di recesso, e così è avvenuto. Trovandosi ora con un contratto da adempiere, senza aver realizzato la vendita, cerca di invalidarlo attaccandosi all'aggiunta fatta a penna e non controfirmata da lui.
I termini per l'adempimento sono già scaduti da mesi. Ora l'agenzia pretende la mediazione da entrambe le parti.
Io senza nessuna colpa mi ritrovo a dover pagare l'agenzia (la caparra che ho accettato non copre le spese), l'immobile non venduto e a quanto pare non posso nemmeno venderlo ad altri finchè "l'acquirente" non mi firma una liberatoria.
Come mi devo comportare? E' possibile annullare questo contratto?
Seya ha detto la cosa giusta, l'agente doveva fa "controfirmare" al proprietario questa accettazione non conforme. Ma davanti ad un giudice questa sacrosanta verità non vale nulla, di fatto non c'è stata accettazione integrale ma una "contro offerta", starà al giudice decidere se questa difformità incida solo sul prezzo di vendita o addirittura invalidi l'intero accordo. Problema: in Italia se parliamo di giudice parliamo di 5/6anni, durante i quali avreste entrambi una spada di Damocle sulla testa.
Trovate un accordo, suggerisco di dargli più tempo per vendere il suo, ma firmate un nuovo contratto preliminare completo. Se si rifiutasse...avvocato di corsa.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Seya ha detto la cosa giusta, l'agente doveva fa "controfirmare" al proprietario questa accettazione non conforme. Ma davanti ad un giudice questa sacrosanta verità non vale nulla, di fatto non c'è stata accettazione integrale ma una "contro offerta", starà al giudice decidere se questa difformità incida solo sul prezzo di vendita o addirittura invalidi l'intero accordo. Problema: in Italia se parliamo di giudice parliamo di 5/6anni, durante i quali avreste entrambi una spada di Damocle sulla testa.
Trovate un accordo, suggerisco di dargli più tempo per vendere il suo, ma firmate un nuovo contratto preliminare completo. Se si rifiutasse...avvocato di corsa.

Giuseppe c'è l'incasso della caparra.

Spazza via ogni questione.

Il negozio è concluso.
 
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crash

Ospite
La caparra è stata incassata ma nello stesso tempo ho fatto l'aggiunta a penna.
Ma io temo che lui possa soltanto invalidare ciò che ho aggiunto non l'intero contratto o sbaglio?
 

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