Rispondo per eventuali futuri utenti che, cercando informazioni, dovessero trovare questa discussione. La mia opinione è che il fatto che l'immobile provenga da una donazione non lo rende invendibile (es: esiste un termine di prescrizione e/o la citata soluzione di scioglimento). Vale quindi sempre la pena, secondo me, fare tutti gli accertamenti e valutazioni del caso se si è seriamente interessati all'immobile in questione (ed io lo ero, altrimenti, ovvio, avrei subito cercato altro: mica sono una masochista e di appartamenti ne ho visti a centinaia quest'anno! Questo era l'unico che mi piaceva veramente). Comunque io ho rinunciato perchè credo che nel giro di pochi anni potrei ritrovarmi nella situazione di doverlo rivendere (è un piccolo appartamento) e non voglio rogne con i futuri acquirenti ma se fossi stata in procinto di acquistare la casa della mia vita (dove cioè con ragionevole certezza avrei abitato per i prossimi 20 anni) e fossi stata a conoscenza degli atti prima di formulare l'offerta, credo che avrei portato a termine la compravendita vista l'esistenza di un atto notarile di scioglimento della donazione e, sopratutto, il parere favorevole della mia banca a concedermi il mutuo (se fosse ancora esistito un reale e concreto rischio legato alla donazione, la richiesta di muto mi sarebbe stata rifiutata a priori, con o senza stipula della poliza).