la mia domanda in questo forum,verte su altro...comunque...
..Ti occorre eseguire un accesso agli atti.
Per verificare la rispondenza, tra quanto risulta dal titolo di proprieta’ e cio’ che invece, e’ stato denunciato dichiarato, presso l’ente concessionario.
Cio’, indipendentemente da quanto viene o e’ stato, graficamente rappresentato nelle schede depositate in catasto.
La prassi, la puoi attivare per il tramite di una delega, che il venditore conferisce ad un tuo tecnico incaricato.
Dalle risultanze di quella analisi, avrai contezza di come e quali prassi avviare, sempre che sia possibile metterle in pratica.
Oneri, cura e spese, restano imputabili al venditore.
Oppure al saldo prezzo.
Se dovrai ottemperare tu al posto suo.
Nelle compravendite e’ sempre e solo una questione di soldi.
Se dopo le verifiche, la consistenza dell’alloggio si riduce, rispetto a quanto risulta nella realta’, giuocoforza anche il prezzo dovra’ essere accorciato.
Vicende simili, e o anche piu’ gravi e complesse della tua, sono assai diffuse e consuete, su tutto il territorio nazionale.
In un paese come il nostro, dove nel 2010, si sono contati oltre due milioni e mezzo, di cosiddetti “immobili fantasma”.
Per i quali, si e’ trovato modo di intervenire, regolarizzandone oltre la meta’.
Pure se non erano mai state censite.
Tenuto presente, che l’immobile oggetto della discussione, e’ gia’ passato di mano perdipiu’ per il tramite dell’autorita’ giudiziaria, e’ chiaro che si tratta di un immobile che risulta censito.
Per questo effetto trasferibile in vendita.
Diversamente, quel giudice che ha emesso il decreto di trasferimento, sarebbe finito ai domiciliari in flagranza di reato.