Buonasera a tutti,
premetto che, come molti utenti del forum, attratto dalla bellezza dell'immobile in oggetto, ho fatto la proposta di acquisto senza le dovute verifiche.
Siamo oramai prossimi al rogito notarile ma ho appena scoperto due gravanti su questo immobile che mi stanno facendo riflettere se continuare o meno e se posso richiedere per questi motivi il doppio della caparra confirmatoria e non pagare la provvigione all'AI o quantomeno fargli causa:
nr 1 - essendo un immobile PEEP, nella proposta di acquisto c'è un vincolo comunale, sono dovuto andare io in Comune poichè l'AI non me l'ha dato e nel vincolo comunale c'è scritto che per vendita dell'immobile a terzi deve esserci:
- "la richiesta del venditore all'amministrazione comunale e conseguente accettazione, pena decadenza della convenzione e la risoluzione del trasferimento dell'area in proprietà"; e questa richiesta e accettazione dell'amministrazione comunale non ci sono perchè ho sentito l'urbanistica comunale che me l'ha confermato
- " negli atti di trasferimento degli alloggi dovranno essere iscritte clausule da riportare nella nota di trascrizione, in cui l'acquirente dichiara di conoscere ed accettare la seguente convenzione. Le clausule in questione dovranno specificatamente essere approvate per iscritto ai sensi dell'art 1341 del C.C."; ovviamente essendo che ho dovuto procurarmi la convenzione da solo, non c'è nessuna conoscenza e nè accettazione sia a voce che per iscritto da parte mia ad accettare la convenzione.
Preciso che nella proposta di acquisto nella voce ISCRIZIONI E TRASCRIZIONI PREGIUDIZIEVOLI c'è scritto espressamente: l'immobile verrà venduto nello stato di fatto, libero da cose e persone, senza mobili. Dovrà risultare libero da ipoteche, iscrizioni, trascrizioni pregiudizievoli, pesi, oneri reali, vincoli e gravami di qualsiasi specie, privilegi anche fiscali e servitù attive, fatta eccezione per i vincoli e limitazioni contenuti nella convenzione edilizia a favore del comune di......... trascritta a ... ecc.... ecc... Inoltre si prende atto che l'immobile è gravato da ipoteca volontaria a garanzia di un mutuo che la stessa parte venditrice aveva richiesto e che la stessa ipoteca verrà cancellata prima o contestualmente alla stipula dell'atto notarile di compravendita anche con il netto ricavato della stessa.
nr 2 abbiamo poi scoperto che sull'immobile ad oggi grava anche un ipoteca giudiziale che l'AI non mi ha minimamente detto e che di fatto non è neanche menzionata nella proposta d'acquisto come sopra scritto e che non credo riescano a togliere prima dell'atto notarile visto che avverrà tra circa 15 giorni.
A questo punto la mia domanda è: in sede di atto notarile quando verrà fuori l'ipoteca giudiziale e la convenzione col comune che non sono rispettate, posso richiedere l'annullamento dell'atto e richiedere il doppio della caparra e fare anceh causa all'AI se pretende la commissione visto la sua non correttezza nella vendita?
Chiarisco subito che con la parte venditrice abbiamo avuto delle diatribe dopo la proposta d'acquisto che non sto qui a dirvi perchè hanno dell'assurdo, basti pensare che ci hanno mandato a quel paese perchè volevamo essere presenti durante la perizia e durante la perizia ce ne hanno dette di tutti i colori, altre meglio non dirle.
Terzo punto, se alla data del rogito la parte venditrice non ha liberato la casa? Posso anche in quel caso chiedere l'annullamento dell'atto dato che c'è scritto che l'immobile verrà venduto libero da cose e persone?
Vi ringrazio anticipatamente e non voglio assolutamente prendermela con la categoria degli AI che sò essere dei seri professionisti, ma le mele marce ci sono ovunque.
Grazie