d'accordo su tutto, anche sul fatto che
tralasciando i casi senza speranza di chi, con un soggiorno con angolo cottura da 20 mq mette in piedi una cucina con arcipelago da 15 metri quadri "perché dopo masterchef sono tutti cracco è il piano cottura va sull'isola", se uno arriva a decidere gli spazi quando c'è da elevare le tramezze, sbaglia.
è inevitabile; con tutta la buona volontà a fronte di una fila di mattoni, qualcosa ti dimentichi.
vuoi che sia la profondità non standard del sacro buffet della nonna, vuoi lo scarico in più dell'asciugatrice che forse la prendi senza vaschetta, vuoi quella caratteristica particolare per questo o quel motivo che per te è importante ma che, di fronte a 100 mq di open space (e il direttore lavori che freme per sistemare l'altro appartamento) te li dimentichi.
se ti dimentichi una presa va beh, se ancora non hanno rasato magari manco te la fanno pagare; tutto il resto o apri la scarsella o te la tieni così.
poi, per carità vero questo:
di progetti con il tavolo a 30 cm da muro e le sedie in mezzo ne ho visti anch'io.
rimane sempre il concetto; se sei un idi0ta che disegni perchè hai in mano un planner farai casini.
se hai un minimo di sale in zucca e prendi ad esempio la casa dove abiti, dove sei cresciuto, quella dei parenti, un'idea di massima te la fai.
altrimenti ti fidi dell'architetto (quando non è un geometra) che ti fa il compitino e ti mette giù la soluzione standard indipendentemente da quello che serve a te
ora, non è necessario essere dei grandissimi rompipalle come il sottoscritto (tanto per dirne una... nel mio preliminare non c'era allegata la piantina fatta dal architecatto (architetto mentecatto); c'era la mia... era più precisa.
e no, non sto esagerando; nella sua da un lato mancavano 10 cm
però avere le idee chiare su quello che vuoi tu (perchè è quello che serve a te) non è un una cattiva idea.
che è la prova provata che l'acquirente medio è un idi0ta.gli spazi interni vengono definiti sul posto nel momento in cui vengono realizzate le tramezzature...
tralasciando i casi senza speranza di chi, con un soggiorno con angolo cottura da 20 mq mette in piedi una cucina con arcipelago da 15 metri quadri "perché dopo masterchef sono tutti cracco è il piano cottura va sull'isola", se uno arriva a decidere gli spazi quando c'è da elevare le tramezze, sbaglia.
è inevitabile; con tutta la buona volontà a fronte di una fila di mattoni, qualcosa ti dimentichi.
vuoi che sia la profondità non standard del sacro buffet della nonna, vuoi lo scarico in più dell'asciugatrice che forse la prendi senza vaschetta, vuoi quella caratteristica particolare per questo o quel motivo che per te è importante ma che, di fronte a 100 mq di open space (e il direttore lavori che freme per sistemare l'altro appartamento) te li dimentichi.
se ti dimentichi una presa va beh, se ancora non hanno rasato magari manco te la fanno pagare; tutto il resto o apri la scarsella o te la tieni così.
poi, per carità vero questo:
ricordate che le sedie devono essere estratte da sotto al tavolo e le ante dell'armadio generalmente devono poter essere aperte.
di progetti con il tavolo a 30 cm da muro e le sedie in mezzo ne ho visti anch'io.
rimane sempre il concetto; se sei un idi0ta che disegni perchè hai in mano un planner farai casini.
se hai un minimo di sale in zucca e prendi ad esempio la casa dove abiti, dove sei cresciuto, quella dei parenti, un'idea di massima te la fai.
altrimenti ti fidi dell'architetto (quando non è un geometra) che ti fa il compitino e ti mette giù la soluzione standard indipendentemente da quello che serve a te
ora, non è necessario essere dei grandissimi rompipalle come il sottoscritto (tanto per dirne una... nel mio preliminare non c'era allegata la piantina fatta dal architecatto (architetto mentecatto); c'era la mia... era più precisa.
e no, non sto esagerando; nella sua da un lato mancavano 10 cm
però avere le idee chiare su quello che vuoi tu (perchè è quello che serve a te) non è un una cattiva idea.