Non avete spiegato il Rent to Buy, ma avete chiaramente dimostrato perché il Rent to Buy non è ancora decollato è non potrà mai prendere piede vista la confusione totale che regna tra gli operatori.
Andiamo per ordine:
A) l'affitto con riscatto gettiamolo nella spazzatura, non garantisce le parti, non permette di percepire subito la commissione sulla vendita ed è fiscalmente penalizzante per il venditore;
B) la locazione con patto di futura vendita è un contratto atipico altamente penalizzante sotto il profilo fiscale perché fa scattare subito le imposte sulla vendita (risoluzione 338 del 1° Agosto 2008 dell'Agenzia delle Entrate) - da tenersi alla larga;
C) il preliminare ad effetti anticipati nominato da GiovanniEDC fa percepire subito la commissione sulla vendita ma espone il venditore a dei rischi colossali se il promissario acquirente smette di pagare e non rilascia l'immobile (causa di 5-6 anni di durata).
Detto ciò ci sono due precise tipologie contrattuali con cui si può realizzare il Rent to Buy, a norma di legge, garantendo le parti e senza alcuna penalizzazione dal punto di vista fiscale.
1) Rent to Buy Originale, realizzato con preliminare di compravendita (registrato e trascritto) collegato a contratto di locazione (solo registrato);
2) Rent to Buy con riscatto, realizzato con "contratto di godimento in funzione della successiva alienazione dell'immobile" normato dall'art. 23 del D.L. 133/2014 (Sblocca Italia) e stipulato con atto pubblico trascritto.
Nel primo caso c'è un impegno all'acquisto, c'è una caparra confirmatoria e l'agente percepisce subito le commissioni sulla vendita.
Nel secondo caso c'è un diritto all'acquisto e non un obbligo, non si può prevedere una caparra confirmatoria e all'agente immobiliare spetta una mensilità del canone di godimento alla stipula del contratto e la commissione sulla vendita al momento dell'eventuale rogito.
Per spiegare correttamente il Rent to Buy ai propri clienti c'è un apposito video: