Luca91

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Privato Cittadino
Se mi trovassi nella tua circostanza avrei le stesse perplessità.
Quanto meno saresti dovuto essere portato a conoscenza di ciò per correttezza e rispetto.

Da non molto ho venduto in Italia la casa di un fratellone cardiologo a un fratellone notaio. Roba pesante il cui. prezzo è davvero difficile da inquadrare se non col fatto che sei a Roma nella via più bella. Sapevo non sarebbe sceso quindi nessun o sconto : prendere o lasciare Ho "non mediato"?
Ho venduto case MIE informando subito che 3p pali di parcella li volevo lo stesso: non va bene? Andare..
Dove è il tuo cruccio? Se l hai comprata è ne sei felice vuol dire che ol prezzo era corretto.
Le cose belle si pagano sempre. Che sian case auto o orologi.
Poco cambia.
Sii sereno.
Si, il prezzo è stato corretto e io sono contento. ma l'acquisto di una casa comprende anche altro (modalità di pagamento, tempi, disponibilità nel fornire i documenti richiesti). Con più chiarezza avrei capito subito perché le mie richieste e proposte non erano neanche sottoposte alla proprietà...
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ciao a tutti, ho appena fatto la proposta per un immobile, che la proprietà ha accettato. La trattativa tramite agente immobiliare non è stata affatto facile poichè lui ha sempre preso le parti della proprietà, non svolgendo mai una vera e propria mediazione (come gli ho ampiamente sottolineato più volte). In questo momento sto raccogliendo la documentazione per il notaio e ho appena scoperto che l'agente è il marito della proprietaria dell'immobile (lo ha appena ereditato insieme al fratello). Ora ovviamente mi spiego molte cose, ma quello che mi chiedo è se tutto ciò sia possibile. Mi par di aver capito che legalmente lui lo possa fare, ma non doveva almeno informarci di ciò?
Grazie a chi vorrà rispondermi
E' possibile e lecito.
E' anche frequente, come immaginerai mia madre venderebbe casa tramite me, anche mia moglie.
Chiaramente l'immobile intestato alla moglie è forse nei fatti anche suo, ma contano le carte.
E' chiaro anche che vista la situazione avrà avuto un occhio di riguardo per la parte venditrice (oppure no, magari si stanno separando chissà), ma questo è sempre lecito. E' elegante? No, ma lecito.
Da noi se un/una collega è in quella situazione la vendita la gestisce un altro, ma anche li è solo formalità, saranno comunque di parte per lo meno intimamente.
Ma credimi, spesso ci piace più un cliente dell'altro, siamo esseri umani e siamo di parte per natura.
La mancanza di equidistanza tra le parti in una mediazione immobiliare però non è una teoria, una logica, ma deve concretizzarsi con uno o più fatti.
Pertanto se non sono avvenuti fatti veri, reali, oggettivi, di disparità di trattamento, informazioni tendenziose, documenti nascosti, la compravendita ha tutte le tutele che dovrebbe avere.
 

silvioV

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
E' possibile e lecito.
E' anche frequente, come immaginerai mia madre venderebbe casa tramite me, anche mia moglie.
Chiaramente l'immobile intestato alla moglie è forse nei fatti anche suo, ma contano le carte.
E' chiaro anche che vista la situazione avrà avuto un occhio di riguardo per la parte venditrice (oppure no, magari si stanno separando chissà), ma questo è sempre lecito. E' elegante? No, ma lecito.
Da noi se un/una collega è in quella situazione la vendita la gestisce un altro, ma anche li è solo formalità, saranno comunque di parte per lo meno intimamente.
Ma credimi, spesso ci piace più un cliente dell'altro, siamo esseri umani e siamo di parte per natura.
La mancanza di equidistanza tra le parti in una mediazione immobiliare però non è una teoria, una logica, ma deve concretizzarsi con uno o più fatti.
Pertanto se non sono avvenuti fatti veri, reali, oggettivi, di disparità di trattamento, informazioni tendenziose, documenti nascosti, la compravendita ha tutte le tutele che dovrebbe avere.
Le tutele legali ci sono state. Così però si rischia di perdere la fiducia verso l'agente...a volte noi compratori ragioniamo, ci confidiamo e chiediamo consiglio all'agente. Se sapessi che la proprietà saprà tutto sicuramente parlerei molto meno
 

Alessandro_95

Membro Junior
Privato Cittadino
E' possibile e lecito.
E' anche frequente, come immaginerai mia madre venderebbe casa tramite me, anche mia moglie.
Chiaramente l'immobile intestato alla moglie è forse nei fatti anche suo, ma contano le carte.
E' chiaro anche che vista la situazione avrà avuto un occhio di riguardo per la parte venditrice (oppure no, magari si stanno separando chissà), ma questo è sempre lecito. E' elegante? No, ma lecito.
Da noi se un/una collega è in quella situazione la vendita la gestisce un altro, ma anche li è solo formalità, saranno comunque di parte per lo meno intimamente.
Ma credimi, spesso ci piace più un cliente dell'altro, siamo esseri umani e siamo di parte per natura.
La mancanza di equidistanza tra le parti in una mediazione immobiliare però non è una teoria, una logica, ma deve concretizzarsi con uno o più fatti.
Pertanto se non sono avvenuti fatti veri, reali, oggettivi, di disparità di trattamento, informazioni tendenziose, documenti nascosti, la compravendita ha tutte le tutele che dovrebbe avere.
Io resto dell’idea che la trattativa in questi casi non possa essere gestita ne da parenti ne da colleghi perché un occhio di riguardo ci sarà sempre e non è giusto nei confronti del cliente che si affida all’agente. Capisco che è legale e non vi sono normative in merito ma se parliamo di etica allora si dovrebbe avvisare prima ancora di iniziare la trattativa e lasciare la scelta finale al cliente che pagherà una profumata caparra
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Le tutele legali ci sono state. Così però si rischia di perdere la fiducia verso l'agente...a volte noi compratori ragioniamo, ci confidiamo e chiediamo consiglio all'agente. Se sapessi che la proprietà saprà tutto sicuramente parlerei molto meno
Non sei andato in un confessionale o a fare sedute di psicoterapia e l’agente immobiliare non è né un prete né uno psicologo, quindi se parli molto meno in ogni caso non guasta.
Io resto dell’idea che la trattativa in questi casi non possa essere gestita ne da parenti ne da colleghi perché un occhio di riguardo ci sarà sempre e non è giusto nei confronti del cliente che si affida all’agente. Capisco che è legale e non vi sono normative in merito ma se parliamo di etica allora si dovrebbe avvisare prima ancora di iniziare la trattativa e lasciare la scelta finale al cliente che pagherà una profumata caparra
L’etica immobiliare non esiste e se non ti vanno bene le normative così come sono o te ne fai una ragione oppure puoi sempre proporti per cambiarle.
 
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CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
E' lecito che un mediatore possa occuparsi della vendita di immobili appartenenti ad amici e parenti.

Ritengo, per altro, che possa farlo mantenendo un ruolo sopra le parti e la massima professionalità.

Di contro, esistono agenti immobiliari che sembra facciano sempre gli interessi dell'"altra" parte anche quando non vi sia alcun legame di amicizia o parentela.

Da come scrivi, credo che se l'agente avesse mantenuto un comportamento equidistante non ti avrebbe dato così fastidio... giusto?
 

silvioV

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
E' lecito che un mediatore possa occuparsi della vendita di immobili appartenenti ad amici e parenti.

Ritengo, per altro, che possa farlo mantenendo un ruolo sopra le parti e la massima professionalità.

Di contro, esistono agenti immobiliari che sembra facciano sempre gli interessi dell'"altra" parte anche quando non vi sia alcun legame di amicizia o parentela.

Da come scrivi, credo che se l'agente avesse mantenuto un comportamento equidistante non ti avrebbe dato così fastidio... giusto?
Sono d'accordo con te infatti. Se il comportamento fosse stato equidistante io non avrei avuto niente in contrario. Invece l'abbiamo sempre visto dall'altra "parte" e poi abbiamo scoperto il perché.
 

Alessandro_95

Membro Junior
Privato Cittadino
L’etica immobiliare non esiste e se non ti vanno bene le normative così come sono o te ne fai una ragione oppure puoi sempre proporti per cambiarle.
Resto dell’idea che prima di iniziare la trattativa per correttezza poteva avvisarlo. Tu come affronteresti una trattativa sapendo che l’agente a cui ti affidi è parente stretto del venditore? Io personalmente non gradirei ma sarò strano io
 

philippo

Membro Assiduo
Professionista
Resto dell’idea che prima di iniziare la trattativa per correttezza poteva avvisarlo. Tu come affronteresti una trattativa sapendo che l’agente a cui ti affidi è parente stretto del venditore? Io personalmente non gradirei ma sarò strano io
Devi comprare un immobile o ti devi sposare l'agente ? Non mi sembra che avere legami con il proprietario modifichi la bontà dell'affare .
Vale sempre la regola che se non ti piace cerchi altro senza stare troppo a fare ragionamenti da psicologia criminale . Sembra quasi che sia l'unico immobile al mondo
 

IL TRUCE

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Ma io se vendo casa mia non vedo che te ne freghi.
Lo so già io quanto vale quindi il pensiero di fare un affare e vano.
Ma è vano anche se fosse casa di un amico: per far fare un affare a te mento a lui ?
Il problema semmai e di un incapace che non sa fare valere il suo peso in sede di valutazione.
Ma a questo punto..perché parlare con un incapace ?
 

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