Ciao a tutti, il mio primo messaggio su questo forum.
Vi spiego velocemente, chiedendovi un parere.
Abitiamo a Roma, in uno dei PEEP per cui la delibera Tronca (l'ultima di maggio per capirci) ha fissato che per vendere a prezzo di mercato è necessaria la AFFRANCAZIONE, e non più la TRASFORMAZIONE del terreno da diritto di superficie a diritto di proprietà.
Vi elenco un po' di storie prima di arrivare al dunque.
I miei volevano vendere. L'agente immobiliare fa firmare contratto con provvigione a ZERO.
Arriva acquirente, fa proposta di acquisto, in quella sede tra le mille carte ai miei viene fatto firmare (si, non hanno letto attentamente... sorvoliamo) un foglio su carta intestata con pochi spazi da compilare il cui senso era "[...] il venditore anche in deroga ad eventuali patti contrari al mandato originale per la buona lavorazione fatta dall'agenzia bla bla bla riconosce la somma di € _______ (seimila scritti a penna!) come provvigione".
(Già il fatto che io venditore voglia regalarti 6000€ mi sembra strano che utilizzo un tuo prestampato... no? Il mio intervento ha fatto si che almeno una parte di quelle provvigioni sarà riconosciute come parcella notarile già pagata per l'atto di AFFRANCAZIONE, magra consolazione, visto che il notaio è loro parente)
Comunque, questa sarà una cosa che dopo il rogito valuterò con il legale di famiglia, arrivo però al dunque.
06/05/2016: emanazione delibera Tronca
17/05/2016: i miei hanno firmato il compromesso di vendita della casa, in cui l'agente ha fatto mettere una dicitura simile "[...] I VENDITORI PER POTER VENDERE A PREZZO DI MERCATO DOVRANNO PRIMA FARE L'ATTO DI TRASFORMAZIONE [...]" (perchè appunto prima bastava la trasformazione).
Abbiamo scoperto a fine maggio che basta l'affrancazione (la trasformazione non è necessaria e ci costa circa 5800€) e dato che l'acquirente ha provato a dirci "va bè.. non pagare la trasformazione, poi ce li fai avere a noi quei soldi (!!!)" abbiamo richiesto all'agenzia immobiliare di integrare il compromesso dicendo una frase simile:
In relazione al preliminare firmato in data 17/05/2016, articoolo 4, le parti convengono che la parte venditrice effettuerà l'ATTO DI AFFRANCAZIONE con il Comune di Roma e non più l'ATTO DI TRASFORMAZIONE, in maniera da perseguire lo scopo originale del compromesso, cioè quello di VENDERE A PREZZO DI MERCATO.
Io già immagino che l'agenzia ci chiederà altri soldi.
Io voglio tutelare i miei.
1) Secondo me l'agenzia è responsabile dell'errore del compromesso
2) Essendo loro professionisti dovevano saperlo
3) Solo chi non lavora non sbaglia, ok, ma ora secondo me dovrebbero pagare loro tale integrazione
4) Ho provato a chiedere per una settimana per iscritto il costo! Ho ottenuto solo un blando appuntamento in agenzia per lunedi p.v..
Se l'acquirente si impuntasse e non volesse firmare l'integrazione, come posso mettermi? Io di sicuro dopo che dobbiamo pagare l'affrancazione (che saranno altrettanti 6/7000€ siamo ancora in attesa di risposta dal comune)
Se l'agenzia mi dicesse "Se tu non paghi io non ti lavoro l'integrazione"... che devo fare? Bloccare tutto e presentarmi con l'avvocato? Poi divento io inadempiente?
Scusate ma quanto è accaduto mi sta mandando ai matti....
grazie mille, di cuore...
Vi spiego velocemente, chiedendovi un parere.
Abitiamo a Roma, in uno dei PEEP per cui la delibera Tronca (l'ultima di maggio per capirci) ha fissato che per vendere a prezzo di mercato è necessaria la AFFRANCAZIONE, e non più la TRASFORMAZIONE del terreno da diritto di superficie a diritto di proprietà.
Vi elenco un po' di storie prima di arrivare al dunque.
I miei volevano vendere. L'agente immobiliare fa firmare contratto con provvigione a ZERO.
Arriva acquirente, fa proposta di acquisto, in quella sede tra le mille carte ai miei viene fatto firmare (si, non hanno letto attentamente... sorvoliamo) un foglio su carta intestata con pochi spazi da compilare il cui senso era "[...] il venditore anche in deroga ad eventuali patti contrari al mandato originale per la buona lavorazione fatta dall'agenzia bla bla bla riconosce la somma di € _______ (seimila scritti a penna!) come provvigione".
(Già il fatto che io venditore voglia regalarti 6000€ mi sembra strano che utilizzo un tuo prestampato... no? Il mio intervento ha fatto si che almeno una parte di quelle provvigioni sarà riconosciute come parcella notarile già pagata per l'atto di AFFRANCAZIONE, magra consolazione, visto che il notaio è loro parente)
Comunque, questa sarà una cosa che dopo il rogito valuterò con il legale di famiglia, arrivo però al dunque.
06/05/2016: emanazione delibera Tronca
17/05/2016: i miei hanno firmato il compromesso di vendita della casa, in cui l'agente ha fatto mettere una dicitura simile "[...] I VENDITORI PER POTER VENDERE A PREZZO DI MERCATO DOVRANNO PRIMA FARE L'ATTO DI TRASFORMAZIONE [...]" (perchè appunto prima bastava la trasformazione).
Abbiamo scoperto a fine maggio che basta l'affrancazione (la trasformazione non è necessaria e ci costa circa 5800€) e dato che l'acquirente ha provato a dirci "va bè.. non pagare la trasformazione, poi ce li fai avere a noi quei soldi (!!!)" abbiamo richiesto all'agenzia immobiliare di integrare il compromesso dicendo una frase simile:
In relazione al preliminare firmato in data 17/05/2016, articoolo 4, le parti convengono che la parte venditrice effettuerà l'ATTO DI AFFRANCAZIONE con il Comune di Roma e non più l'ATTO DI TRASFORMAZIONE, in maniera da perseguire lo scopo originale del compromesso, cioè quello di VENDERE A PREZZO DI MERCATO.
Io già immagino che l'agenzia ci chiederà altri soldi.
Io voglio tutelare i miei.
1) Secondo me l'agenzia è responsabile dell'errore del compromesso
2) Essendo loro professionisti dovevano saperlo
3) Solo chi non lavora non sbaglia, ok, ma ora secondo me dovrebbero pagare loro tale integrazione
4) Ho provato a chiedere per una settimana per iscritto il costo! Ho ottenuto solo un blando appuntamento in agenzia per lunedi p.v..
Se l'acquirente si impuntasse e non volesse firmare l'integrazione, come posso mettermi? Io di sicuro dopo che dobbiamo pagare l'affrancazione (che saranno altrettanti 6/7000€ siamo ancora in attesa di risposta dal comune)
Se l'agenzia mi dicesse "Se tu non paghi io non ti lavoro l'integrazione"... che devo fare? Bloccare tutto e presentarmi con l'avvocato? Poi divento io inadempiente?
Scusate ma quanto è accaduto mi sta mandando ai matti....
grazie mille, di cuore...