Buon giorno;
sono un ragazzo che sta cercando casa , per fare ciò mi sono affidato ad un'agenzia immobiliare della mia zona con in "gestione" (non conosco il termine tecnico) degli appartamenti che avevo visionato precedentemente sui vari portali "immobiliare.it" "casa.it" ecc".
Con la signora che mi segue mi sono trovato sempre (umanamente) bene, è cordiale e affabile.
Al primo appuntamento ,in sede, mi ha fatto firmare il modulo di visita (senza inserire date ed indirizzi degli immobili ne rilasciandomi una copia del documento e senza spiegarmi cosa fosse il foglio ma presentandomelo semplicemente come modulo della privacy).
Scemo io a non leggere, a fidarmi ciecamente non essendo pratico del settore e a sottoscrivere a tutti gli effetti un contratto di esclusività nonostante l'articolo 1375 del codice civile obblighi i contraenti (di un contratto anche verbale) a tenere un comportamento corretto e ispirato alla buona fede; cosa che non è avvenuta in questo caso e nei casi esposti sotto.
Detto questo il modulo di visita non è un problema nel suo essere, l'agente deve tutelarsi e deve essere pagato per il servizio che svolge.
Il mio problema inizia quando mi sono rivolto contemporaneamente ad un'altra agenzia alla quale ho tempestivamente comunicato quali appartamenti avevo gia visionato per non incappare in inutili beghe legali o in equivoci spiacevoli su a chi spettasse la provvigione.
Durante questa mia comunicazione la seconda agenzia immobiliare mi ha informato che la prima mi stava mentendo (non so se legalmente si può parlare di truffa) in quanto mi ha proposto un immobile a prezzo di mercato benchè questo sia sottoposto ad asta giudiziaria la cui base di partenza è un terzo di quello a me proposto e che di un altro appartamento non avevano più la concessione di vendita.
Quello che vi chiedo è se c'è un modo per "sganciarmi" dalla prima agenzia visto che il rapporto di fiducia è totalmente compromesso e affidarmi alla seconda senza incappare in problemi legali qualora dovessi farmi seguire nel contratto di vendita di un immobile visionato precedentemente con la prima.
Leggendo varie discussioni so che molti agenti immobiliari sono incappati in clienti "furbetti" che poi li hanno scavalcati, questo non è il mio caso io voglio solo poter "lavorare" con persone con cui posso fidarmi ed oneste visto che a queste sto affidando in un certo qual modo i miei risparmi e il mio futuro.
grazie in anticipo
sono un ragazzo che sta cercando casa , per fare ciò mi sono affidato ad un'agenzia immobiliare della mia zona con in "gestione" (non conosco il termine tecnico) degli appartamenti che avevo visionato precedentemente sui vari portali "immobiliare.it" "casa.it" ecc".
Con la signora che mi segue mi sono trovato sempre (umanamente) bene, è cordiale e affabile.
Al primo appuntamento ,in sede, mi ha fatto firmare il modulo di visita (senza inserire date ed indirizzi degli immobili ne rilasciandomi una copia del documento e senza spiegarmi cosa fosse il foglio ma presentandomelo semplicemente come modulo della privacy).
Scemo io a non leggere, a fidarmi ciecamente non essendo pratico del settore e a sottoscrivere a tutti gli effetti un contratto di esclusività nonostante l'articolo 1375 del codice civile obblighi i contraenti (di un contratto anche verbale) a tenere un comportamento corretto e ispirato alla buona fede; cosa che non è avvenuta in questo caso e nei casi esposti sotto.
Detto questo il modulo di visita non è un problema nel suo essere, l'agente deve tutelarsi e deve essere pagato per il servizio che svolge.
Il mio problema inizia quando mi sono rivolto contemporaneamente ad un'altra agenzia alla quale ho tempestivamente comunicato quali appartamenti avevo gia visionato per non incappare in inutili beghe legali o in equivoci spiacevoli su a chi spettasse la provvigione.
Durante questa mia comunicazione la seconda agenzia immobiliare mi ha informato che la prima mi stava mentendo (non so se legalmente si può parlare di truffa) in quanto mi ha proposto un immobile a prezzo di mercato benchè questo sia sottoposto ad asta giudiziaria la cui base di partenza è un terzo di quello a me proposto e che di un altro appartamento non avevano più la concessione di vendita.
Quello che vi chiedo è se c'è un modo per "sganciarmi" dalla prima agenzia visto che il rapporto di fiducia è totalmente compromesso e affidarmi alla seconda senza incappare in problemi legali qualora dovessi farmi seguire nel contratto di vendita di un immobile visionato precedentemente con la prima.
Leggendo varie discussioni so che molti agenti immobiliari sono incappati in clienti "furbetti" che poi li hanno scavalcati, questo non è il mio caso io voglio solo poter "lavorare" con persone con cui posso fidarmi ed oneste visto che a queste sto affidando in un certo qual modo i miei risparmi e il mio futuro.
grazie in anticipo