Il ribasso in questione è dell'ordine di 40/50.000 euro e già siamo scesi di circa 30.000 rispetto all'ultimo ribasso. Non è poi questo il problema. Il fatto è che alla proposta che mi viene fatta fa seguito, davanti alle mie perplessità, una serie di pressioni tali, in quantità e qualità, da farmi apparire in mala fede l'atteggiamento dell'agente in questione. All'offerta di 410.000 (si tratta di un appartamento di 90 mq in buono stato in un quartiere di Roma molto allettante) avevo chiesto lo sforzo di salire a 425 (e già ero sceso di 25.000), ma l'offerente non è andato più su di 415.000 (pensate che in quell'occasione l'agente si era offerto di rinunciare alla sua provvigione; io non solo gli ho ricordato che non si lavora gratis e quindi io gli avrei in ogni caso pagato la provvigione, ma in cuor mio mi sono insospettito....). Ora non è possibile, a distanza di nemmeno un mese accettare una proposta sotto i 400.000. Detto ciò il mio agente ha cominciato a farne una questione personale, mi ha fatto una serie di telefonate non per dirmi che cerano dei margini di trattative, ma per convincermi insistentemente ad accettare. Sarò io, sarà il caldo, ma io non mi sarei comportato così al suo posto. E' ovvio che ora mi accosto alle sue argomentazioni con diffidenza e non rinnoverò il mandato.