La problematica specifica dei collaboratori, ma anche altro, ad esempio il battersi contro l'antiriciclaggio o per il praticantato nelle agenzie immobiliari dovrebbero essere battaglie di una delle 3 associazioni di categoria, le quali invece mi sembrano non distinguersi sulle tematiche, se non che per pura facciata, ma piuttosto perseguono lo scopo di difendere l'associazionismo al fine di salvare lo la propria associazione e cosi stipendi e opportunità di relazione per le proprie agenzie immobiliari
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Tanto per cominciare, in barba alla democrazia
, bisognerebbe eleggere i membri di un consiglio provinciale in base ad un sistema meritocratico che tenga conto anche del giro d'affari della propria agenzia, spesso chi fa vita associativa non è proprio tra i big degli Agenti Immobiliari sul territorio, ad esempio il problema emerge chiaramente quando si parla di collaboratori "non patentati", è chiaro che le associazioni, essendo elette su base numerica e per di più da Agenti Immobiliari statici, anziani o giovani legati a logiche di nepotismo
, tendenzialmente assecondano i propri associati, i quali per la maggioranza non sostengono franchising o agenzie grosse con diversi collaboratori al proprio interno, dirò di più a loro stessi non conviene avere un agente con intestate più agenzie che acquisti meno tessere, la logica conseguenza è che l'associazionismo non fa al caso di chi vuole vivere la professione di Agenti Immobiliari con una propensione maggiormente imprenditoriale.